“Il blocco automatico dei servizi VAS, proposto dall’operatore telefonico Wind Tre Spa, rappresenta una decisione improvvisa ed inaspettata che condurrà numerose aziende del settore al fallimento, con la perdita di migliaia di posti di lavoro e la conseguente forte riduzione di gettito erariale per le casse dello Stato”.
Lo ha dichiarato nelle scorse ore AssoCSP, l’associazione che raggruppa i fornitori di contenuti e servizi a valore aggiunto per la telefonia cellulare (CSP – Content Service Providers), a seguito – parole della nota stampa – “della determinazione unilaterale, inspiegabile ed estranea a una legittima regolamentazione del settore assunta da Wind Tre Spa di disporre il c.d. barring sui tutti i clienti, scelta che appare sproporzionata a fronte dell’obiettivo di tutela degli stessi utenti”.
Secondo AssoCSP “questa decisione improvvisa porterà una perdita secca per i CSP che per anni hanno subito scelte imposte dall’operatore telefonico.
AssoCSP è altresì allarmata dal grave silenzio di Wind Tre che non ha dato seguito alle richieste formali di chiarimenti e, per tale ragione, l’associazione che già in passato aveva segnalato all’AgCom la sussistenza di un conflitto di interessi nella catena del valore, non esclude di proporre una class action”.