Due temi caldi sono stati trattati da Asstel nelle ultime settimane. Un’occasione per fare il punto attraverso le dichiarazioni di Assotelecomunicazioni.
“Lo smart working è sicuramente una soluzione che incide positivamente sulla sostenibilità ambientale e su una migliore vivibilità delle città e potrà giocare un ruolo anche rispetto ai rincari dell’energia” – spiegava il Direttore di Assotelecomunicazioni-Asstel, Laura di Raimondo, a fine dello scorso mese.
“L’Associazione ha sempre guardato con favore allo smart working e alla sua diffusione. E se questa modalità di organizzazione del lavoro, nella ‘nuova normalità’ della società post pandemica, ha consentito e sta consentendo di bilanciare le esigenze delle imprese e dei dipendenti della filiera TLC, oggi potrebbe concorrere ad una riduzione della domanda di energia, evitando gli spostamenti dei lavoratori. Anche in ragione dei cambiamenti in atto nell’economia è necessario proseguire nel processo di trasformazione delle modalità di organizzazione del lavoro e per questo è fondamentale continuare a investire sullo Smart Working”.
Altro tema focale del lavoro contemporaneo. I dati riportati nello studio dell’Osservatorio di The European House – Ambrosetti parlano chiaro: il “gender pay gap” ha un impatto economico annuo fino a 11.200 miliardi di dollari nei Paesi del G20. Un divario retributivo che si attesta mediamente al 14,1% in UE e che è variato solo in minima parte nell’ultimo decennio. In Italia il divario è ancora più ampio circa il 20% in più per gli uomini.
«Il divario di trattamento economico tra donne e uomini nel mondo del lavoro, nel nostro Paese, è davvero preoccupante, e questi dati ritraggono una situazione non più rinviabile. Siamo, da tempo, impegnati a promuovere e valorizzare l’occupazione femminile con l’obiettivo di favorire le condizioni per permettere alle donne il raggiungimento di una giusta parità salariale e parità di carriera.
Bisogna evitare che le donne siano penalizzate sia dentro sia fuori la sfera lavorativa. La Filiera Tlc e l’associazione sono promotori di molte iniziative: in sede di rinnovo del contratto nazionale e con l’adesione al manifesto per l’occupazione femminile promosso da Valore D, ad esempio. Le imprese sono consapevoli dell’importanza della parità di genere per la competitività dell’Italia. Per questo siamo convinti che vadano anche implementate politiche volte ad aumentare l’accesso femminile alle materie STEM al fine di rispondere ai cambiamenti che l’innovazione tecnologica chiede al mondo del lavoro». Lo dichiara Laura Di Raimondo Direttore di Asstel.