Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nella seduta del 26 ottobre, ha approvato l’avvio di un market test della durata di 30 giorni sul meccanismo di indicizzazione dei prezzi introdotto da TIM nell’ambito dell’Offerta di coinvestimento presentata ai sensi degli articoli 87 e 90 del Codice delle comunicazioni elettroniche (76 e 79 CCEE).
A seguito della comunicazione di TIM dell’intenzione di modificare i prezzi dell’Offerta di coinvestimento per adeguarli all’inflazione, presentata a maggio 2022, e della conseguente fase di interlocuzione con l’Autorità, TIM ha trasmesso in data 21 ottobre 2022 una versione consolidata dell’Offerta di coinvestimento che è stata giudicata non in contrasto con l’art. 87, comma 1, lett. c) del Codice (art. 76, comma 1, lett. c CCEE) e pertanto sarà sottoposta a consultazione pubblica al fine di acquisire le osservazioni dei soggetti interessati. L’atto è stato approvato con il voto contrario della commissaria Giomi.
Nel testo sottoposto a consultazione è prevista l’introduzione di un meccanismo a scaglioni per definire il tasso di inflazione annuale da applicare ai prezzi dell’Offerta di coinvestimento a partire dall’anno 2023 (sia quelli di adesione sia quelli annui di utilizzo dei servizi di accesso). Il meccanismo comporta l’applicazione del valore minimo del tasso di inflazione previsto per ogni singolo scaglione.
In ogni caso non si prevede alcun adeguamento del prezzo nell’ipotesi in cui il tasso di inflazione registrato risulti inferiore al 2%. L’Offerta estende altresì l’applicazione delle condizioni economiche previste per il 2021 ai coinvestitori che aderiranno fino ad aprile 2023.
Al termine del market test, tenendo conto delle osservazioni del mercato, l’Autorità effettuerà le proprie valutazioni di merito che potrebbe portare a svolgere la nuova fase di consultazione europea, secondo quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche.