Da luglio è attivo anche per i cellulari il “registro delle opposizioni”. Registrazione semplice e si dovrebbe essere inseriti nell’elenco di chi non gradisce le offerte commerciali.
Tutto risolto? In teoria, ché la pratica è diversa.
Tecniche del disturbatore: “Buongiorno, sono il gestore ‘pinco pallo’”, ma quasi sempre sono venditori terzi, con numero (quando si riesce ad individuarlo) che non corrisponde a “pinco pallo”, ma aziende o singoli che vendono quel servizio… la responsabilità quindi non è necessariamente del gestore.
Disturbati, occorre individuare il disturbatore e denunciarlo all’Autorità… “un calvario all’interno dello specifico web dell’Autorità”, ricorda ADUC, visto che non è quello del “registro”.
Per la denuncia, per esempio, il metodo Usa è immediato, semplice senza dover “saltellare” da un sito web ad una altro.
Farne tesoro?
Comunque – metodo vecchio o metodo nuovo – da quando il nuovo “registro” è in vigore, le segnalazioni di disturbi per telefoni fissi e cellulari continuano al ritmo precedente.
Vuol dire che è proprio il metodo che non funziona. “Oltre ad auspicare che le ammende per i trasgressori siano più salate possibili, occorre cambiare questo metodo“, scrive l’associazione dei consumatori, che rilancia – stampatello obbligatorio – con un appello.
L’UTENTE NON DOVREBBE ISCRIVERSI AL ”REGISTRO” PER NON ESSERE DISTURBATO, MA VICEVERSA: L’UTENTE DOVREBBE REGISTRARSI QUANDO VUOLE RICEVERE LE PROMOZIONI.
“Ci rendiamo conto che questo comporterebbe uno “sfacelo lavorativo” nel settore. Ma la legge deve servire agli utenti o ad aziende e lavoratori che campano sulle molestie a terzi?”. Domanda che facciamo anche nostra.