Agcom prende decisioni importanti su calcio e diritto d’autore online: consultazione pubblica e linee guida per la vendita dei diritti di trasmissione delle partite di Serie A
Nelle ultime settimane, l’Agcom ha preso due decisioni importanti che riguardano il calcio e il diritto d’autore online.
La prima decisione riguarda l’applicazione del Regolamento sul diritto d’autore online, che mira a contrastare l’offerta illegale di contenuti audiovisivi in diretta, in particolare le partite di calcio e le manifestazioni sportive. Il testo proposto prevede la possibilità di inibire l’accesso degli utenti a piattaforme e siti pirata nei primissimi minuti della trasmissione di un evento sportivo, attraverso l’integrazione del procedimento previsto dall’articolo 9-bis del Regolamento.
L’Agcom ha avviato una consultazione pubblica su questo provvedimento, che sarà aperta per 45 giorni, e tutti i soggetti interessati potranno presentare le loro osservazioni.
La seconda decisione riguarda le nuove linee guida per la vendita dei diritti di trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A per il triennio 2024-2027. Le linee guida disciplinano la procedura di vendita, le modalità di composizione dei pacchetti di diritti e i requisiti degli operatori aggiudicatari. L’Agcom raccomanda l’utilizzo di modalità di aggiudicazione che, nel rispetto dell’autonomia negoziale, permettano la massima diffusione delle partite tra gli utenti. Inoltre, sono state inserite indicazioni per garantire il rispetto degli standard di regolarità del servizio e di qualità trasmissiva, nonché per rilevare gli indici di ascolto secondo i parametri stabiliti dall’Agcom. Infine, le linee guida impongono alla Lega di garantire l’esercizio del diritto di cronaca fornendo immagini anche degli spalti.
In entrambe le decisioni, l’Agcom mira a garantire la tutela dei diritti dei proprietari dei contenuti audiovisivi e a promuovere la diffusione legale di questi contenuti, al fine di contrastare la pirateria e proteggere gli interessi dei consumatori. Tuttavia, c’è stato un voto contrario da parte di una commissaria, Elisa Giomi, per la prima delibera.