L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, comunemente nota come Antitrust, ha deciso di infliggere multe per un valore totale di oltre 200 milioni di euro a quattro importanti compagnie telefoniche: Fastweb, Telecom, Vodafone e WINDTRE.
Questa sanzione è stata il risultato di un procedimento legato alla pratica della “fatturazione mensile con rimodulazione tariffaria”.
L’Antitrust ha concluso che queste compagnie telefoniche hanno formato una “intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza”, che ha ostacolato il normale svolgimento delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e mobile.
La decisione dell’Antitrust è stata annunciata tramite il Bollettino dell’Autorità, sottolineando l’illegalità di questa intesa che ha danneggiato i consumatori e ostacolato la concorrenza nell’industria delle telecomunicazioni.
Le prime reazioni
Questa multa di oltre 200 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a queste quattro compagnie telefoniche rappresenta una vittoria per i consumatori italiani e per il Codacons, un’associazione che aveva da tempo intrapreso una battaglia legale contro la pratica illegale della cosiddetta “fatturazione a 28 giorni”. Questa pratica aveva portato a una serie di controversie legali e ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato, e il Codacons aveva ottenuto vittorie in tutte queste azioni legali.
Con questa nuova multa, l’Antitrust ha confermato pienamente le tesi di molte associazioni, riconoscendo l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza che ha arrecato danno agli utenti. Questa sanzione rappresenta in realtà una rivalutazione delle multe precedentemente comminate alle quattro compagnie il 28 gennaio 2020. Queste multe erano state confermate durante il processo davanti al Consiglio di Stato, che aveva però richiesto all’Antitrust di ricalcolarne l’importo, tenendo conto della durata effettiva dell’intesa anti-concorrenza.
Questa sanzione sottolinea nuovamente la illecità delle fatturazioni a 28 giorni e delle rimodulazioni tariffarie praticate dalle quattro compagnie telefoniche, che hanno comportato un danno economico per gli utenti dei servizi telefonici.
Source www.agcm.it/