La notizia circolava tra gli addetti ai lavori e oggi su repubblica.it è arrivata la conferma.
PosteMobile operava su rete WINDTRE da tempo (dal 2014, ndr) dopo aver inaugurato i propri servizi da MVNO su quella rete Vodafone Italia su cui si appresta a tornare.
Come scrive il quotidiano nazionale “Vodafone, che aveva già vinto con il gruppo guidato da Matteo Del Fante il contratto per la fornitura di servizi fissi di Poste Casa, avrebbe fatto un’offerta difficile da superare, riesce a portarsi a casa anche il servizio mobile”.
Vicina all’accordo, secondo le fonti, anche TIM ma per l’ex primo operatore nazionale – nonché per W3, l’attuale operatore più grande d’Italia – non è andato a buon fine e il più grande operatore virtuale – ormai da anni Full MVNO – presto tornerà sulla rete Vodafone con tutta la sua vasta clientela (si pensi che solo a ottobre 2019 Iliad è riuscita a superare Poste che era già a quota 4,5 milioni clienti, ndr).
Si ricorda che dal 1º ottobre 2018, a conclusione dell’iter autorizzativo che ha trasformato PosteMobile SpA in Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), è nata ufficialmente PostePay SpA – interamente controllata da Poste Italiane – che riunisce attività e competenze del Gruppo nel settore dei pagamenti e delle telecomunicazioni tra cui proprio le attività di telefonia mobile.
Al momento le parti non hanno reso pubblica la data del cambio di rete effettivo per la clientela finale.