“L’associazione Codici è in cerca di pubblicità e per questo continua nella sua pretestuosa campagna denigratoria ai danni di Rabona”, scrive la società telefonica nella nota stampa odierna.
Visto quanto dichiarato dai rappresentati dell’Associazione Codici, Rabona informa i consumatori che, “quasi un anno fa, precisamente il 20 giugno 2023, con spirito di leale collaborazione, ha ospitato nella propria sede di Roma il referente della Associazione, Signor Francesco Rossolini, affinché esaminasse e, all’occorrenza, estraesse copia della documentazione ritenuta utile a tutelare i propri associati.
Nell’ultimo anno, tutt’altro che facile, Rabona ha lavorato duramente per risolvere difficoltà e disagi e, mantenendo sempre un basso profilo, ha dato prova di saper tener fede agli impegni assunti.
Grazie alla solidità dell’azienda e alla serietà dei propri dipendenti, ha ristorato tutti i clienti che hanno avanzato richieste di indennizzo attraverso le piattaforme ufficiali messe a disposizione dall’Agcom”.
Ciò posto, si legge ancora, “le accuse mosse da Codici sono pretestuose e ingiustificabili, tanto più considerando che è stata l’Associazione a disinteressarsi delle sorti dei propri associati limitandosi a proporre il 24 Luglio 2023 un incontro informale al di fuori dei locali aziendali; incontro cui Rabona non ha dato seguito restando in attesa di ricevere convocazioni o richieste ufficiali.
Tanto chiarito, Rabona invita i consumatori non ancora soddisfatti a contattare direttamente i propri Uffici per risolvere ogni pendenza e l’Associazione Codici, in persona del presidente e del legale di fiducia, ad astenersi dal reiterare comportamenti illeciti, evidenziando loro che, d’ora in poi, la pubblicazione e la divulgazione di notizie e informazioni non veritiere, e, come tali, diffamatorie, non sarà più tollerata.”