Il 20 ottobre 2009 diventa una data importante per le TLC comunitarie.
E’ di ieri, infatti, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea della normativa che libera una parte dello spettro a 900MHz prima riservato ai Gsm alla tecnologia 3G.
Un passo che sicuramente farà felice Vincenzo Novari che, su quelle frequenze, vuole portare il segnale di 3 Italia. Un clima positivo che è stato vissuto anche nella nota del Parlamento Europeo che, con l’entrata in vigore, ha concluso il percorso già deciso a fine luglio.
”Grazie all’apertura delle frequenze si rafforza la concorrenza nel settore delle tlc europee e diventa piu’ semplice e meno costoso per gli operatori fornire servizi come internet mobile. Una misura che incoraggera’ anche l’offerta di nuovi servizi che sfruttano la banda larga”, scrivono da Strasburgo dove si stanno svolgendo i lavori di questa settimana parlamentare.
Nello specifico le nuove regole agevoleranno la modifica dell’assegnazione dello spettro nella frequenza 900 MHz ”permettendo il lancio di tecnologie a banda larga ad alta velocita’ di quarta generazione e semplificheranno la coesistenza delle nuove tecnologie col Gsm nelle frequenze 900 MHz. Gli apparecchi usati attualmente inoltre continueranno a funzionare senza problemi, ma potranno usare anche nuove tecnologie per accedere a servizi in banda larga ad alta velocita”’.
Ora tocca all’Italia accontentare Novari. Gli stati membri, infatti, hanno sei mesi di tempo (da ieri, nda) per recepire la direttiva ed attuare la decisione per fare in modo che le bande di frequenza dello spettro Gsm siano disponibili per i servizi 3G.
Il 2010 vedrà le prime BTS? Si accettano scommesse.
Intanto, come si nota nella foto, l’ UMTS a 900 Mhz, è in test in Portogallo con Vodafone addirittura dal 2006. I tempi sembrano più che maturi.
| via Gazzetta ufficiale dell’Unione europea – L 274/32 (.pdf)