Mancano pochi giorni al 25 maggio, giorno che farà entrare in vigore alcune nuove regole comunitarie nell’ambito della telefonia mobile.
Novità di rilievo che avranno effetti anche nei vari ordinamenti nazionali. Le nuove norme UE delle telecomunicazioni comprendono infatti nuove funzionalità tra cui il diritto per i clienti di cambiare operatore in un solo giorno mantenendo il proprio numero di telefono (la cosiddetta portabilità), il diritto ad una maggiore chiarezza sui servizi offerti e una migliore protezione dei dati personali online.
Arrivano anche nuovi poteri di controllo per la Commissione europea nonché poteri di regolamentazione per l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC). Questo dovrebbe garantire una omogeneità regolamentare ed aiutare gli operatori di telecomunicazioni a crescere all’interno di un unico mercato delle telecomunicazioni paneuropeo.
La Commissione ha lavorato con gli Stati membri per l’attuazione di queste norme UE e prenderà in considerazione una procedura di infrazione contro gli Stati membri che non si adegueranno.
Tra le varie novità la portabilità in 24 ore sia per la telefonia fissa quanto quella mobile. Una pratica di cui si chiede l’accelerazione da tempo e che in Italia richiede ancora un periodo di almeno 3 giorni. Arriva anche il limite massimo per la durata dei contratti telefonici: non si possono superare i 24 mesi e c’è l’obbligo di avere contratti con scadenza a 12 mesi. Quindi ci saranno almeno due situazioni contrattuali per ogni operatore, una “lunga” e una “corta”.
I diritti per i clienti non si esauriscono qui. I contratti dei gestori devono dare informazioni sui livelli minimi di qualità del servizio. In particolare, agli abbonati ad Internet devono essere fornite informazioni sulle tecniche di gestione del traffico e il loro impatto sulla qualità dei servizi, nonché qualsiasi altra limitazione, come la larghezza di banda, la reale velocità di connessione disponibile o il blocco ad alcuni servizi come il VoIP.
I contratti devono inoltre fornire dettagli per gli indennizzi e informare sui rimborsi disponibili se tali livelli minimi non sono soddisfatti. Le regole offriranno, infine, una migliore protezione contro le violazioni dei dati personali e la diffusione dello ‘spam’, tra cui le notifiche obbligatorie per una migliore informazione in tal senso.
Non da meno i nuovi poteri in seno alla Commissione e al Berec. La Commissione, in cooperazione con il BEREC, ha avuto infatti ulteriori poteri di controllo sui mezzi di ricorso per vigilare sulla reale concorrenza nei mercati delle telecomunicazioni.
In pratica, qualora la Commissione ritenesse che un regolatore nazionale non abbia adottato le giuste decisioni creando una barriera al mercato unico dei servizi di telecomunicazioni, si può procedere a una valutazione approfondita e, assieme al BEREC, emettere una raccomandazione all’autorità nazionale di regolamentazione per modificare o revocare l’atto. Le autorità nazionali di regolamentazione ovviamente dovranno tenere nella massima considerazione tali raccomandazioni.
| via Telecom Paper