La dichiarazione riguarda la fusione britannica, ma potrebbe andar bene per gli eventuali problemi nel realizzare la joint venture tra 3 Italia e Wind.
Di cosa parliamo? Della lettera aperta di Canning Fok, direttore di CK Hutchison Holding, che parla in nome della proprietà sul Financial Times.
Investimenti e non, da Hutchison Whampoa – per rispondere ai rilievi delle Authority – hanno promesso di non aumentare i prezzi e di non peggiorare la concorrenza danni con la loro acquisizione di O2.
Sempre dai proprietari arriva un’altra promessa: investire 5 miliardi di sterline nei prossimi 5 anni.
Fok spiega che si sentiva in dovere spiegare in pubblico la posizione aziendale a causa della ‘tempesta di speculazioni dall’inizio di questa settimana per le ripercussioni sulla concorrenza delle telecomunicazioni nel Regno Unito‘.
Fok ha approfittato per ricordare che ha sempre cercato di promuovere la concorrenza, facendo riferimento a quanto speso per far affermare Three come un grande marchio di telefonia mobile del Regno Unito: “Negli ultimi 12 anni il nostro Gruppo ha speso miliardi per consentire a 3UK di essere una forza competitiva in tutta la nazione“.
I commenti però non perdonano, visto che – come segnala la stampa di settore – c’è tanta per l’aumento dei prezzi delle tariffe ‘All you can eat’. E’ notizia del 1° febbraio, infatti, che 3UK ha deciso di rimodulare la sua popolare all-you-can-eat a £ 17 chiedendo ai clienti di cambiare l’attuale offerta in una nuova tariffa da £ 30 a partire dal prossimo mese.
Anche se 3UK aveva smesso di offrire la tariffa da £ 17 per i nuovi clienti già dal 2014, centinaia di migliaia di utenti esistenti ancora facevano uso del piano: #makeitright passando a un’altra rete è ormai in trending topic per i clienti 3 d’Oltremanica che, su questo, seguono le orme dei clienti italiani per protestare contro i cambi di tariffa in corso.