Nei mesi scorsi abbiamo più volte parlato dei costi di terminazione in Italia, con la prospettiva di una loro riduzione nei prossimi anni ( Comunicato Stampa Ag.Com. ) e con annesse polemiche dell’ Amministratore Delegato di 3 Italia, Vincenzo Novari ( dichiarazione ). Nel Regno Unito invece si pensa già al prossimo futuro con la possibilità di adozione del “sistema americano” ovvero di ripartire i costi di terminazione sul “traffico in entrata”.
E’ notizia di questi giorni che l’Autorità inglese, Ofcom, per far emergere i costi di terminazione pagati dagli operatori, sia infatti intenzionata a trasferire questo onere a chi riceve le chiamate, proprio come negli USA.
I costi di terminazione sono i soldi che sono obbligati a pagare gli operatori per l’instradamento della chiamata verso altro gestore ed attualmente sono sbilanciati a favore degli operatori mobili.
Per far capire l’entità di questi costi la British Telecom paga circa 1,2 miliardi di €/anno e 3 UK circa 230 milioni di €/anno.
Sembra che questa posizione della Ofcom, l’Authority d’Oltre Manica, sia caldamente appoggiata dall’attuale Commissario Europeo per le Comunicazioni Viviane Reding, che vuole portare il modello americano quì in Europa. Le prime reazioni registrate sono quelle di Vodafone che teme una fase calante delle comunicazioni mobili, ben “40 milioni di utenze” in Europa non andrebbero ad utilizzare più il servizio mobile oltre ad inbire la crescita tecnologica col rischio di penalizzare i grossi investimenti fatti negli ultimi anni.
Al momento comunque, sia nel Regno Unito sia in Italia, non cambierà nulla fino al 2011, anno in cui i costi di terminazione saranno decisamente più bassi degli attuali.