Andiamo fuori tema per una volta per evidenziare, in maniera diversa, il primo giorno di Obama come nuovo Presidente degli USA. Una giornata storica che affrontiamo alla nostra maniera, andando ad evidenziare una simpatica iniziativa proveniente da quel Kenya in cui ci sono le radici del neopresidente americano. Il terminale è prodotto dalla Mi-Fone e costa appena 30 dollari: come era lecito immaginarsi nei suoi primi giorni di commercializzazione ha già venduto alcune migliaia di esemplari in pochi giorni ed è un cellulare low cost dotato di poche funzioni.
Il 20 gennaio 2009, che verrà ricordato come l’Obama Day, quindi si arricchisce di una nuova notizia che comunque rimane legata alla sua figura: infatti, Barack Obama è appassionato di tecnologia tanto che non vuole rinunciare, durante la sua presidenza, ai servizi di Twitter e soprattutto del suo BlackBerry. Obama ha infatti dichiarato che continuerà ad usare il suo telefonino nonostante i problemi di sicurezza sollevati verso l’intercettabilità del dispositivo.
A tutto questo però il 44° presidente americano ha dichiarato di non avere alcun problema se il mondo vede i suoi post nel servizio di Twitter o quanto scriverà con il suo BB visto che comunque ci penserà due volte prima di scrivere qualcosa e “premere invio”.
In realtà, ci informa The Inquirer, l’altro impedimento all’uso del Blackberry e di Twitter da parte di Obama è che secondo la legge degli Stati Uniti, il Presidente è obbligato a tenere un registro di ogni comunicazione della Casa Bianca. Ma anche questo, in realtà, sarebbe facilmente risolvibile. Intanto l’ufficio marketing di RIM, il produttore del Blackberry, comunque, sentitamente ringrazia il suo testimonial “spontaneo”: una campagna di comunicazione di queste dimensioni sarebbe costata miliardi.