Abbiamo incontrato settimana scorsa i Mobile Challengers, oggi invece riprendiamo l’intervista che Innocenzo Genna, presidente dell’ECTA ovvero dell’organismo che riunisce gli operatori europei di telecomunicazioni alternativi, ha rilasciato a EurActiv.
Viviane Reding, Commissario Europeo delle TLC, viena eletta come ‘salvatore’ del settore delle telecomunicazioni, smentendo in parte le critiche che comunque da Barcellona erano arrivate sia dagli incumbent che dai gestori mobili ultimi arrivati nei rispettivi mercati.
Genna analizza anche la paradossale situazione dove i gestori minori, come H3G e Tiscali, sono in vendita senza acquirenti in grado di inghiottirli in un mercato che comunque sta sviluppando il contrario di quel che dovrebbe esserci nella competizione: ossia quello di veder crescere gli operatori più piccoli, non quello di far ingrandire gli incumbent tramite l’acquisizione dei competitor.
Nonostante in passato l’ECTA abbia stigmatizzato come l’attuale sistema comunitario – con regole fissate dalla Ue e applicate dai regolatori nazionali – crei un’ampia divergenza nei metodi utilizzati dai regolatori per il controllo dei mercati nazionali nell’intervista emergono alcuni fenomeni come possibile strada di apertura alla concorrenza: “KPN in Olanda e in Danimarca e KDC BT nel Regno Unito“, ricorda Genna, “hanno concessso di aprire le loro reti ai concorrenti. Al contrario il modello tedesco o quello spagnolo si basano su un’idea di integrazione verticale, che non lascia spazio per gli operatori alternativi, danneggiando così consumatori, che avranno meno alternative per i servizi.“
Parlando di tariffe di terminazione mobile la posizione dell’ECTA non è contraria a quella della Commissione europea che sembra determinata ad andare avanti con i piani di taglio, indipendentemente dalla feroce opposizione da parte di molti Stati membri (in primis l’Italia, nda) e degli operatori storici. In tal senso Genna, come i Mobile Challengers, sottolinea che “non vi è disaccordo sul metodo di calcolo da applicare per ridurre le tariffe di terminazione mobile.” Tanto che il pensiero sulla possibile conferma della Reding come Commissario è decisamente positivo: “A parte alcuni errori tattici e diplomatici ha dimostrato di essere un commissario indipendente, sorda alle pressioni dei più potenti lobby. Ha preso le sue decisioni. Forse ha creato gelosie, perché ha maturato una maggiore visibilità del predecessore ma lei è stata il ‘salvatore’ della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni.”
Chapeau.