La notizia arriva dalla Garfagnana dove, dopo le ultime scosse, la sensibilità relativamente ai terremoti è molto elevata.
E riguarda anche la telefonia mobile, almeno indirettamente, in quanto protagonista inconsapevole di voci incontrollate riguardo alla correlazione tra alcuni problemi di segnale e un inesistente allarme.
La storia viene spiegata da “Lucca in Diretta”: “[..]La prima a rilanciare la bufala è stata una ragazza di 26 anni di Barga che sul social network ha annunciato il big bang in giornata, spiegando che era stata informata del fatto che i disagi di copertura della rete telefonica che da giorni si verificavano in zona erano dovuta al fatto che la protezione civile aveva richiesto alla compagnia di disattivare alcune linee di telefonia mobile a Castelvecchio Pascoli proprio per il presunto allerta. L’ingenua e sbadata giovane lo aveva appena appreso, spiegano i carabinieri, da chiacchiere di paese messe in giro da un rivenditore di telefonia, che si era giustificato così con i clienti che in massa si erano presentati stamani nel suo negozio per protestare sui disservizi. Così, il commerciante di 42 anni, ha pensato di potersi liberare da tutte quelle lamentele scaricando la colpa sul terremoto. Per rendere la bufala ancora più credibile, non si è limitato a questo ma ha chiamato in causa la compagnia telefonica (Vodafone, ndMondo3), spiegando che la protezione civile nazionale aveva richiesto la disattivazione di alcune utenze per questioni legate all’emergenza terremoto. [..] “
Tutto falso ovviamente: “In realtà, hanno appurato poi i carabinieri di Barga, del maresciallo Del Carlo, e quelli della compagnia di Castelnuovo, del capitano Paolo Volontè, il disservizio era semplicemente attribuibile ad alcuni lavori alle antenne e ai ripetitori nella zona. Ma ormai in tutta la zona il panico era seminato: prima nei locali, infine sui social network. Tanto da costringere in giornata il Comune di Barga ad emettere un comunicato ufficiale, sentite la protezione civile nazionale e la prefettura di Lucca, per smentire categoricamente la “bufala”. I carabinieri hanno impiegato poche ore ad individuare i due responsabili, denunciando entrambi per procurato allarme.”
La morale? La telefonia mobile non annuncia i terremoti e soprattutto non credete a tutto quello che vi viene raccontato. La realtà è molto più complessa.
Via Lucca in Diretta