Solidarietà, le piccole donazioni (anche via SMS) possono fare la differenza. La ricerca Eurisko

by Redazione

PosteMobile + PostePayMasterCard, World Food Programme e Poste Italiane guidano l’innovazione nella solidarietà, unendo i loro sforzi per presentare la prima piattaforma di donazione online integrata in un prodotto di pagamento. E’ stato presentato ieri a Roma, infatti, il frutto di questa collaborazione, volta raccogliere micro-donazioni per distribuire pasti scolastici in paesi in via di sviluppo. L’importante azione caritatevole parte dall’Italia, in anteprima mondiale.

La sfida è quella di incentivare e rendere più semplice l’effettuazione di donazioni attraverso un utilizzo efficace delle opportunità messe a disposizione dall’innovazione tecnologica. Verrà lanciata la prima piattaforma tecnologica al mondo utile a favorire il miglioramento delle micro-donazioni.

I titolari delle nuove carte PostePay Evolution saranno, infatti, i primi al mondo a poter scegliere di registrarsi alla piattaforma e realizzare micro-donazioni ogni volta che utilizzano la propria carta, rendendo la donazione un gesto quotidiano.

Per avere un quadro aggiornato della realtà delle donazioni nel nostro Paese è stato chiesto a GfK Eurisko di fornire un’analisi aggiornata – fondata sull’osservatorio annuale che l’Istituto realizza dal 2003 – sull’andamento delle donazioni in Italia, sul profilo dei donatori italiani e sull’impatto che la crisi ha avuto sulla propensione a donare. E’ stata inoltre condotta una survey specificamente pensata per approfondire il tema della partnership tra MasterCard, Poste Italiane e World Food Program e comprendere quindi quale valore aggiunto le nuove soluzioni tecnologiche possono apportare al settore della donazione.

I risultati dell’Osservatorio – presentati da Paolo Anselmi, Vice Presidente di GfK Eurisko e docente di Marketing Non Profit all’Università Cattolica di Milano – hanno evidenziato in primo luogo l’effetto negativo dell’attuale crisi sulla propensione degli Italiani a donare: dal 2008 ad oggi, la percentuale di Italiani che ha effettuato almeno una donazione di denaro negli ultimi 12 mesi è passata dal 29% al 23% (ovvero è diminuita di circa 3 milioni). Al primo posto tra le cause sostenute si conferma, secondo le rilevazioni di GfK Eurisko dal 2008 a oggi, la ricerca medico-scientifica (sostenuta dall’11% degli Italiani), a seguire le emergenze umanitarie (6%), le iniziative per combattere la fame e sostenere i paesi poveri (5%) e l’aiuto a persone povere e bisognose in Italia (4%). La survey condotta a Ottobre 2014 conferma che le tra le 3 motivazioni più sentite dagli italiani per effettuare donazioni, anche in termini di propensione futura, si annoverano la ricerca medico scientifica (32%), le emergenze umanitarie (17%), il sostegno a chi soffre la fame in paesi in via di sviluppo (17%).

La ricerca mostra anche come gli italiani preferiscano effettuare le donazioni in denaro contante (42%) oppure tramite SMS (modalità in rapida crescita +7% rispetto al 2008), anche in considerazione del fatto che circa la metà delle donazioni non supera il valore di 30 euro. La ricerca ha anche mostrato come gli smartphone e i tablet siano tra gli strumenti preferiti per esprimere la propria solidarietà; il 28% degli italiani ha, infatti, utilizzato il suo smartphone per le donazioni, secondo solo al contante tra gli strumenti più utilizzati.

A convincerci a donare sono soprattutto le persone a noi più vicine familiari/amici/conoscenti (43%) a cui si affianca con un peso solo di poco inferiore la comunicazione dei media (capaci di motivare il 40% dei donatori).

Secondo la ricerca di GfK Eurisko, la maggioranza degli Italiani (57%) apprezza la facilità e la comodità che Internet può offrire per effettuare una donazione; il riconoscimento cresce ulteriormente presso il segmento dei giovani (70%). Ma quali sono in concreto i vantaggi offerti Internet? In primo luogo – secondo circa 3 Italiani su 4 – la tracciabilità, la semplicità, la flessibilità e la possibilità di essere aggiornati sulla donazione e sui risultati ottenuti; significativo risulta anche il contributo che Internet offre alla sicurezza della donazione (vantaggio percepito da circa 2 italiani su 3).

In sintesi, la ricerca mostra come l’innovazione tecnologica possa essere efficacemente messa al servizio della solidarietà; l’auspicio è che con il contributo della tecnologia sia possibile invertire la tendenza che vede negli ultimi anni una progressiva diminuzione dei donatori.