Entra nel vivo la partecipazione di VueTel Italia in Open Hub Med, il primo hub neutrale per lo scambio del traffico Internet nel bacino del Mediterraneo. L’azienda italiana ha aderito al consorzio con altri soci fondatori (Interoute, Fastweb, Eolo, XMED, MIX, Supernap Italia, Equinix Italia e Italtel). Il polo sta per diventare operativo nella sede siciliana di Carini (PA); con la presenza di 25 cavi sottomarini, il Mediterraneo si appresta a divenire l’area in cui si estendono i principali snodi delle telecomunicazioni tra Africa-Asia-Europa-America.
All’interno di Open Hub Med, il ruolo di VueTel Italia, gruppo specializzato in servizi di telecomunicazioni internazionali con focus principale in Nord Africa e nell’Africa sub sahariana, è quello di sviluppare interconnessioni per garantire efficienza, qualità, competitività e sicurezza. Si tratta di servizi IP Transit internazionale e di connettività, linee dedicate internazionali (IPLC), circuiti Ethernet dedicati (Carrier Ethernet), reti private virtuali (VPN MPLS). Attraverso tecnologie di rete ed accesso di ultima generazione, un backbone ad alta capacità totalmente ridondato e nodi che collegano le principali landing station dei cavi sottomarini con le reti terrestri in fibra ottica, i servizi dati internazionali di VueTel Italia sono in grado di migliorare e aumentare la connettività del continente africano e del bacino del Mediterraneo.
“Vogliamo essere un carrier e player globale sempre più strategico verso l’Africa. La nostra presenza in Sicilia va infatti ad aggiungersi a quella già attiva negli altri centri di connettività tra cui Londra, Marsiglia, Francoforte, Milano – spiega Giovanni Ottati, CEO di VueTel Italia – Questo polo infrastrutturale neutrale da e verso l’Africa ci consente di supportare lo sviluppo di progetti importanti di nuovi cavi o Branch Unit con i nostri utenti tra cui Libia, Tunisia, Algeria, Benin, Angola– continua Ottati – Il Mediterraneo oggi infatti rappresenta il principale snodo delle telecomunicazioni a livello mondiale, un crocevia di infrastrutture che mette in connessione Europa, Africa, Asia e Nord America. In questo contesto, la Sicilia ha geograficamente una posizione privilegiata e potenzialità che fino ad oggi non sono state sfruttate in pieno a causa della mancanza di adeguate infrastrutture terrestri capaci di smistare il traffico veicolato dai cavi sottomarini. Il progetto Open Hub Med, a cui abbiamo voluto dare vita assieme agli altri partner, vuole invertire questa tendenza e assegnare finalmente all’Italia un ruolo cardine nel panorama internazionale delle TLC, come quello che sta per partire a Carini con una piattaforma tecnologica neutrale e aperta in grado di offrire agli operatori di telecomunicazioni internazionali rotte diversificate e miglioramenti in termini di qualità e competitività dei servizi, in sinergia con le strutture già esistenti come, per esempio, l’hub di Marsiglia”.
Il plus di VueTel Italia, il Mediterraneo al centro: VueTel Italia fornisce servizi di trasmissione dati e voce per tutte le aziende italiane ed estere che necessitano di collegamenti efficienti con tutti i paesi del Mediterraneo. Il servizio dati si basa su infrastrutture di telecomunicazioni già presenti nel Mediterraneo, per garantire le migliori condizioni di qualità, sicurezza e competitività. Attivo nel Nord Africa e nell’Africa subsahariana dal 2009, il gruppo attualmente dà la possibilità di usufruire di un migliore collegamento a internet (maggiore capacità e ridondanza) rispetto al passato a 31 milioni di abitanti divisi tra il Benin e l’Angola.
A differenza di altri progetti simili realizzati da società operanti nel settore, VueTel Italia punta a costruire e sviluppare un network il cui baricentro negli anni sarà sempre più spostato sulla costa meridionale del Mediterraneo, mettendo al centro il continente africano. Ciò gli è possibile grazie all’esperienza nel settore wholesale voice e alla conoscenza dei mercati locali. In quest’area l’azienda sta consolidando la propria presenza attraverso l’apertura di un nuovo Network Operation Center in Egitto e al rafforzamento del NOC già esistente in Tunisia, oltre a investire in maniera strategica in Libia.