Italiani distanti ma vicini grazie alle principali piattaforme online, ecco le evidenze della ricerca di Toluna.
- Italiani sempre più connessi, oltre il 70% degli intervistati dichiara un notevole incremento nell’utilizzo dei social;
- 7 intervistati su 10 affermano di usare i social per restare in contatto con famiglia e amici;
- Gara di solidarietà tra i giovanissimi, quasi il 50% dichiara di aver partecipato ad una raccolta fondi e il 40% di averla anche ricondivisa sui propri profili;
- La piattaforma per eccellenza si conferma Facebook (50%), anche se Instagram è il social più usato dalla generazione Z (60%);
- Aumenta la curiosità verso diversi canali di comunicazione con TikTok che registra un +11% in termini di nuovi account aperti.
Spesso criticati e “condannati”, i social network si rivelano il grande alleato degli italiani ai tempi della quarantena imposta per contrastare il Coronavirus.
A dimostrarlo una recente survey condotta da Toluna, digital market research agency specializzata in soluzioni agili di ricerca, su un campione intervistato online di 1000 rispondenti per indagare il rapporto con le principali piattaforme social durante l’emergenza sanitaria.
Quarantena e social: il binomio vincente
La nuova routine quotidiana degli italiani evidenzia innanzitutto un rilevante incremento nell’utilizzo dei social network: oltre il 70% degli intervistati, indipendentemente dall’età, dichiara infatti una maggiore connessione alle piattaforme social tra le quali primeggia indiscussa Facebook. Il principale canale di Zuckerberg ottiene il 50% delle preferenze dei rispondenti, conquistando il primo posto per Baby Boomers, Gen X e Y, mentre i giovanissimi (16-23 anni) prediligono Instagram (60%). YouTube si afferma invece la piattaforma più amata per i contenuti di cultura, sport e formazione, mentre TikTok si svela il social che più incuriosisce gli italiani a casa con un +11% di nuovi account aperti in queste ultime settimane (+18% nella sola Generazione Y).
#distantimavicini: il grande valore sociale
Per il 50% degli intervistati, il successo dei social in questo preciso momento storico è dovuto alla capacità di mettere in contatto le persone, una necessità mai così forte ed indispensabile come ora. Evidenza confermata anche da oltre 7 social user su 10 che dichiarano di utilizzarli proprio per comunicare con famiglia e amici. Dati significativi che sottolineano non solo della forza di queste piattaforme ma anche e soprattutto il loro grande valore sociale: abbattano le distanze consentendo agli italiani di esseri vicini anche se lontani. Un importante ritorno alle origini per i social evidente soprattutto negli adulti: il 70% degli over 24 avendoli conosciuti e vissuti da sempre come strumento per entrare in contatto con persone lontane, ne apprezza ulteriormente tale virtù, mentre i più giovani ne prediligono l’aspetto ludico (82%).
L’inaspettata solidarietà dei giovanissimi
Nell’emergenza sanitaria i social assumono anche un ruolo di responsabilità sociale soprattutto tra i giovanissimi. A grande sorpresa gli under 23 si dimostrano infatti i più generosi: il 48% della Gen Z afferma di aver partecipato concretamente ad una raccolta fondi contro il 38% della Gen Y e il quasi 30% registrato dai più adulti (Gen X e Baby Boomers). Registrano inoltre anche la percentuale maggiore in termini di condivisione: avendone compreso la forza virale, il 40% afferma infatti di aver postato sui propri profili personali un’iniziativa, amplificandone la portata. La loro piattaforma preferita si conferma ancora una volta Instagram (43%).
Cambiano i contenuti più seguiti e condivisi
Durante la quarantena evolvono infine gli interessi: tra le pagine più seguite, i profili di amici, familiari e colleghi (61%), i canali istituzionali (53%) e i canali all news (52%). In termini di post conquistano la medaglia d’oro quelli informativi di aggiornamento sul Coronavirus (54%), mentre le stories IG/FB di amici e familiari (41%) e i post comici e ironici (39%) si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto. Analizzando invece i contenuti condivisi, i giovanissimi prediligono momenti della propria vita quotidiana (46%) e sono persino più favorevoli ad aderire alle challenge (22%), mentre le generazioni Y e X veicolano prevalentemente contenuti musicali (43%).
CS