Gli analisti prevedono che il prossimo decennio vedrà l’ascesa dell’edge computing in cui i “workload” ad alta intensità di dati – come AI, machine learning (ML), app in realtà aumentata e realtà virtuale – saranno ospitati nell’edge. Le telco hanno già migliaia di siti nell’edge che alimentano le reti mobili e fisse, e che sono quindi posizionati in modo univoco per guidare il mercato dei servizi edge. Effettivamente, secondo un recente studio IDC, il 40% delle aziende ritiene che la propria telco sia il principale fornitore di soluzioni edge. Tuttavia, fino ad ora le telco non avevano gli strumenti per farlo in autonomia senza fare affidamento su provider di cloud pubblici.
HPE Edge Orchestrator restituisce questo potere alle telco. Ora possono offrire servizi edge a valore aggiunto a tutti gli effetti, passando dall’essere semplicemente fornitori di larghezza di banda a fornitori di innovative applicazioni di edge computing, come analisi video basate sull’AI, industrial automation e servizi di retailer che usano la tecnologia VR (Virtual Reality). Le nuove entrate derivanti da questi servizi aziendali di alto valore aiuteranno anche a coprire i costi significativi legati all’implementazione della nuova infrastruttura 5G.
In seguito al lancio del portafoglio 5G aperto di HPE e all’introduzione del cloud nativo HPE 5G Core Stack, HPE Edge Orchestrator consente alle telco di gestire nuovi flussi di business all’edge delle reti di telecomunicazioni. HPE Edge Orchestrator rilascia l’implementazione e la configurazione delle applicazioni dei clienti, fornite come virtual machine o container, in punti edge geograficamente distribuiti di proprietà delle telco, come uffici centrali fisici o locali dei clienti. I clienti possono accedere alle applicazioni edge attraverso un catalogo di app “self-service” per semplificare la gestione, il monitoraggio e la distribuzione di un’app su un edge in un solo clic.
“Oggi le società telco possiedono un significativo business aziendale, ma sono spesso considerate poco più che fornitori di larghezza di banda, in concorrenza principalmente sul prezzo”, ha dichiarato Phil Mottram, Vice President and General Manager of the Communications and Media Solutions business unit di HPE. “HPE Edge Orchestrator consente alle società telco di aumentare la loro value chain e diventare fornitori di fiducia di servizi edge, offrendo servizi aziendali differenziati e di alto valore, cosi come nuove applicazioni edge per i propri abbonati mobili. Inoltre, i servizi telco saranno posizionati per competere in modo più efficace con il cloud e gli “Over-The-Top” o “HyperScalers”.
HPE Edge Orchestrator consente alle aziende di combinare facilmente le loro applicazioni con i servizi di rete offerti dalle telco, creando così un flusso end-to-end attraverso l’edge. Oggi HPE Edge Orchestrator supporta Multi-access Edge Computing (MEC) con altri network in modalità as-a-service (NaaS) che vengono aggiunti man mano nel catalogo. La piattaforma Multi-Access Edge Computing (MEC) consente alle applicazioni di funzionare nell’edge, mentre forniscono servizi network che garantiscono un routing dinamico del traffico edge in ambienti 4G, 5G e Wi-Fi.
“Le aziende telco sono particolarmente posizionate per facilitare il cambiamento digitale collegando persone, imprese e società, consentendo nuove classi di servizi”, spiega Martina Kurth, Associate Vice President dell’IDC’s European Telco Research. “Le telco devono cambiare il modo in cui operano e diventare parte della creazione di valore con le tecnologie 5G e di edge computing. Le nuove tecnologie, come HPE Edge Orchestrator, aiuteranno le telco a sfruttare nuovi modelli di business digitali a svolgere un ruolo importante nell’evoluzione degli ecosistemi aziendali.”
Per sfruttare l’opportunità dei servizi edge, le telco devono portare le applicazioni dal cloud all’edge, luogo in cui hanno origine i dati. Con HPE Edge Orchestrator, insieme ai server HPE Edgeline e ProLiant, le telco possono posizionare l’intelligenza delle applicazioni nell’edge e ottenere importanti vantaggi aziendali per i loro clienti:
- Bassa latenza: quando le applicazioni riescono a elaborare le richieste localmente anziché indirizzarle a un data center, possono offrire migliori performance. Ciò si traduce in una migliore user experience per qualsiasi applicazione aziendale. Per la nuova generazione di casi d’uso a bassissima latenza, come la realtà aumentata e l’industrial automation, i tempi di andata e ritorno abbreviati sono assolutamente essenziali.
- Ottimizzazione della larghezza di banda: il posizionamento dell’intelligence nell’edge, come ad esempio l’attività di calcoli complessi più vicini alla posizione in cui i numeri vengono generati, riduce notevolmente la larghezza di banda della rete WAN (Wide Area Network) richiesta dall’applicazione. Ciò si traduce in minori costi WAN per il business e minore congestione del traffico nelle reti telco-core e nelle aree metropolitane. Le applicazioni come quelle di video-analytics diventano molto più efficienti e, di conseguenza, applicabili ai casi d’uso che precedentemente erano di difficile realizzazione.
- Sicurezza e privacy migliorate: ogni volta che le aziende trasmettono dati su una rete diventano potenzialmente esposte a minacce di cyber-security. Relativamente alle informazioni più sensibili, alcune aziende preferiscono mantenerle tutto in loco. In regioni con rigide protezioni della privacy, come l’Unione Europea, alcune applicazioni potrebbero semplicemente non essere realizzabili a meno che non possano elaborare localmente tutti i dati personali.
La chiave per rendere efficaci le implementazioni telco di edge computing, sia per l’operatore sia per i loro clienti aziendali, sta nel garantire che le applicazioni in esecuzione nell’edge siano facili da distribuire e gestire su molti siti. Con l’iniziativa Open Distributed Infrastructure Management recentemente annunciata, HPE semplifica la gestione delle implementazioni dell’infrastruttura fisica dal core all’edge. Ora HPE Edge Orchestrator consente alle società telco di offrire nuove soluzioni verticali mirate e applicazioni aziendali – tutte gestibili a livello centrale e in migliaia di sedi distribuite attraverso semplici tool “self-service”.
Le nuove offerte di edge computing partono da piattaforme di calcolo ottimizzate per l’implementazione in siti operativi remoti (uffici centrali, torri radio, nei punti di presenza, ecc) o persino direttamente presso la sede del cliente. Ad esempio, i server HPE Edgeline Converged Edge, come EL4000 e EL8000, sono stati appositamente progettati per funzionare nell’edge.
Disponibilità HPE Edge Orchestrator sarà disponibile come servizio per le telco a partire dal 31 luglio 2020.