Huawei, inaugurato il ‘Cyber Security Transparency Centre’ di Roma

by Fabrizio Castagnotto

Il Centro fornisce una piattaforma per migliorare la comunicazione e l’innovazione congiunta, contribuendo a costruire un’Italia digitale sicura. Huawei apre i suoi prodotti e soluzioni alla verifica del codice sorgente e del design hardware per terze parti e partner istituzionali e industriali; è l’unica azienda a fornire questo livello di trasparenza

Huawei Italia ha inaugurato lo scorso 23 marzo a Roma il suo Cyber ​​Security Transparency Centre. John Suffolk, Huawei Global Cyber Security and Privacy Officer, e Luigi De Vecchis, Presidente Huawei Italia, sono intervenuti nel corso dell’evento svoltosi online, insieme a rappresentanti degli operatori di telecomunicazioni, delle autorità di regolamentazione e del mondo accademico.

Il Centro, annunciato ufficialmente lo scorso settembre, è già disponibile e operativo presso la sede Huawei di Roma, in un’area dedicata protetta dalle più sofisticate misure di sicurezza. Il Centro, che si aggiunge a quelli già operativi a Banbury (Regno Unito), Bonn, Dubai, Toronto, Dongguan e Bruxelles, fornisce ad agenzie governative, tecnici esperti, associazioni di settore ed enti di standardizzazione, una piattaforma per comunicazioni di sicurezza, collaborazione e innovazione sugli standard di sicurezza e i meccanismi di verifica, consentendo ai nostri clienti di eseguire verifiche di sicurezza e testare le apparecchiature Huawei.

Il nuovo Centro integra la strategia di Huawei che orgogliosamente è l’unica azienda al mondo ad aprire il suo intero portafoglio di brevetti attraverso il codice sorgente.

La nuova struttura fa parte dell’investimento globale di Huawei nella sicurezza informatica che risulta essere il più alto del settore, ammontando al 5% degli investimenti in ricerca e sviluppo dell’azienda, con una media di 750 milioni di dollari all’anno. Inoltre il 2% degli ingegneri di Huawei, che conta oltre 190.000 dipendenti, è specializzato in cyber security, a fronte dell’1% della media del settore.

 Cyber ​​Security Transparency Centre di Roma

Il Cyber ​​Security Transparency Centre di Roma si concentra su due aree principali:

  • Condivisione delle conoscenze

Il Centro illustra le pratiche di sicurezza informatica end-to-end di Huawei per la sicurezza e la privacy; dalle strategie e la catena di fornitura alla ricerca e sviluppo, ai prodotti e le soluzioni. Darà ai clienti l’opportunità di sperimentare le tendenze in materia di innovazione, i casi d’uso delle tecnologie emergenti (settori verticali 5G, informatica quantistica, AI, IoT) e le relative sfide di cyber ​​security.

Offre l’opportunità di collaborare a un modello a livello di settore basato sui principi di affidabilità e difesa scrupolosa, per sviluppare programmi di sicurezza informatica al fine di prevenire, rilevare e reagire in modo proattivo alle minacce.

Il nuovo Centro fornisce inoltre una struttura per svolgere workshop, corsi di formazione ed eventi in collaborazione con la comunità e il settore italiano della sicurezza informatica.

  • Verifica e test

Il Centro è aperto a clienti e enti di certificazione di terze parti indipendenti. Saranno invitati a eseguire test e verifiche di sicurezza equi, oggettivi e indipendenti, secondo gli standard e le migliori pratiche di sicurezza informatica riconosciute dal settore. La nuova struttura è dotata di ambienti per eseguire test dedicati, che forniscono prodotti Huawei, software, documentazione tecnica, strumenti di test e il supporto tecnico necessario. Per i clienti Huawei sarà possibile eseguire ulteriori verifiche come la revisione del codice sorgente e il controllo del design hardware.

Luigi De Vecchis ha dichiarato: “La sicurezza dei dati sensibili e la resilienza alla violazione delle reti è parte integrante degli impegni di Huawei. Gli investimenti dedicati ne sono la testimonianza più evidente. La digitalizzazione dell’economia e le tecnologie che la favoriscono quali AI, il largo impiego di IoT, Cloud, Realtà Virtuale e non da ultimo l’Edge Computing, rappresentano da una parte una grossa opportunità per la crescita dell’economia e dall’altra espongono ad alto rischio le infrastrutture sensibili del Paese. In queste situazioni non si può parlare di sicurezza senza un sano approccio basato sul rigore scientifico, fornendo evidenze e prove concrete, e non su speculazioni infondate. Il problema va affrontato congiuntamente, operatori, vendor e istituzioni; non si possono trascurare fatti come l’impegno della GSMA con 3GPP e Nesas sulla sicurezza delle reti e sui test effettuati ai fornitori di tecnologia delle telecomunicazioni. Il nostro Cyber Security Transparency Centre fa parte della strategia che seguiamo da molti anni e oggi, con l’inaugurazione di questo Centro, puntiamo a fornire un ambiente costruttivo dove dimostrare la nostra apertura, spirito di collaborazione e trasparenza, contribuendo a costruire un’Italia digitale e sicura insieme ai nostri clienti e partner”.