Il punto di Andrea Trapani
Prima dell’inizio della SerieA avevo riassunto in poche righe, proprio qui su Mondo3, quanto già era emerso dopo l’assegnazione dei diritti a DAZN.
Il problema principale è l’assenza di una sorta di backup vero e proprio in caso di assenza del segnale o comunque del servizio.
Cioé con tutto il bene che si può volere a un grande operatore come DAZN, può capitare – offrendo un servizio di massa come tutte le partite della Serie A in diretta streaming – di scontrarsi con vari problemi oggettivi: il primo, l’assenza di internet (UNCEM lo dice da anni).
Il secondo non è da meno. L’utente medio (che non troviamo su Twitter dove spesso parlano molti dei professionisti coinvolti) non è capace di apprezzare gli sforzi fatti sulle CDN da DAZN e dagli ISP per vedere un buon prodotto a casa. Quando arriva la ‘rotellina’ il servizio per lui non funziona. La tecnica non gli interessa. Anzi.
Anche le soluzioni alternative, come il passaggio sul digitale terrestre grazie al nuovo Timbox o all’apparato messo in commercio da DAZN per i casi limite, sembrano essere poco performanti per il grande pubblico.
Un esempio su tutti: loggarsi per vedere la partita sul digitale non è facile.
Figurarsi spiegare, a quello stesso utente, che deve essere il box a ‘decidere’ se la connessione è buona o meno per vederla in streaming invece che via antenna. Insomma, tra i mille difetti, la ‘tv via etere’ e la tv satellitare sono decisamente più “facili da usare”.
Detto questo, apprezzo lo sforzo per far affermare internet nel nostro paese. Senza ombra di dubbio, alla fine del triennio legato ai diritti sportivi, DAZN avrà dato una grossa mano in questo senso.
Il problema è che il suo prodotto oggi non è di così facile accesso. Temo servirà una via di mezzo, come nei tre anni scorsi.
Ovviamente parlo dell’utenza debole, poi quella ‘più evoluta’ parlerà – l’ho io fatto io stesso con il cosiddetto “calcio spoilerato” (articolo sul Foglio, ndr) – di altri fattori, ma l’accessibilità alle dirette deve rimanere l’obiettivo n. 1.
Ci arriveremo?
Tratto da Twitter @andtrap