Con la diffusione esponenziale del gioco online, i bookmakers e i gestori hanno cominciato a far fronte ad una serie di problematiche e soprattutto a rapportarsi in maniera differente con i legislatori. Ciò che non tutti sanno, infatti, è che il gioco d’azzardo rappresenta, nella maggior parte dei Paesi Europei, una delle fonti d’entrate per le casse dell’Erario di maggior rilevanza.
Fa riflettere, però, il fatto che ad oggi non vi sia ancora una legge europea che disciplini in maniera univoca e uniforme il settore, ma bensì sia lasciata quasi totale libertà d’azione ai vari Stati membri. Questo comporta, spesso, dei danni notevoli per le aziende che operano nel mercato e per gli utenti stessi.
Il boom del gioco online: cosa ha comportato?
Nell’ultimo anno e mezzo circa, la crescita del settore, per quanto riguarda l’online, è stata esponenziale. I motivi risiedono in primo luogo nella pandemia. Sì, perché con l’impossibilità di recarsi direttamente, fisicamente, in sala da gioco, gli utenti e i giocatori abituali hanno cominciato a migrare totalmente sull’online. Ciò ha significato un incremento di utenza senza precedenti, che ha scatenato ulteriori reazioni inevitabili. Dapprima un adeguamento dell’offerta, alla domanda crescente.
E non parliamo soltanto del numero dei siti di gioco presenti in rete (che è altrettanto cresciuto), ma anche e soprattutto al servizio offerto ai giocatori. Con una sempre crescente domanda e una concorrenza sempre più fitta, i bookmakers hanno cominciato a mettere a disposizione dell’utenza dei servizi sempre più perfezionati, sotto tutti i punti di vista. Per esempio, praticamente tutti i siti offrono dei bonus scommesse sportive: si tratta di bonus che generalmente vengono garantiti al momento dell’iscrizione al sito e che si manifestano sotto forma di soldi virtuali, reali o in altri modi (vedi giri di slot machines gratis, per esempio). Migliore sarà il bonus offerto, maggiori saranno le possibilità di attirare nuovi clienti.
Ma non è tutto. Va anche analizzato come l’offerta garantita agli utenti sia stata particolarmente perfezionata, sotto l’aspetto della varietà. Ad oggi, è difficile pensare ad un sito di gioco che non permetta di giocare ai classici giochi quali slot machines, poker, roulette e così via. Questi giochi sono diventati la base di partenza per tutti i siti di gioco d’azzardo. Anzi, molti di questi hanno cominciato a puntare anche sui giochi classici della tradizione italiana, come la scopa, il burraco e la tombola. Una mossa sicuramente vincente, considerando l’apprezzamento riscontrato.
Ed al contempo, gli utenti hanno cominciato a notare come effettivamente potessero richiedere un servizio migliore rispetto al passato. Oltre ai fattori sopracitati, non va dimenticato come possa essere importante per orientare la propria scelta, l’assistenza clienti del sito. I migliori siti di gioco mettono a disposizione diverse modalità di fruizione: live chat, e-mail e linea telefonica. Migliore sarà il servizio offerto, maggiore sarà il riscontro ottenuto.
Gioco d’azzardo: le normative
Come anticipato, il settore del gioco d’azzardo, nonché la tematica stessa che ne ruota attorno, è stato da sempre visto con un po’ di diffidenza da parte delle autorità. Ciò che dovrebbe essere compreso, però, è che si tratta di un settore che è ben vivo in tutta Europa, non solo in Italia. La Commissione Europea ha recentemente stabilito che ogni Stato membro dovrà ricoprire un ruolo di competenza disciplinare del gioco, rispetto alla normativa europea vigente sulla libertà di impresa.
Difatti, la corte di Giustizia Europea ha garantito come ogni Stato membro può limitare le attività del gioco d’azzardo, ma con uno scopo preciso: tutelare la salute del cittadino e contrastare la criminalità organizzata (con particolare riferimento al riciclaggio di denaro). Difatti, i singoli Stati UE sono incaricati di decidere effettivamente la regolamentazione del gioco d’azzardo.
In Italia
Nel nostro Paese, la normativa è abbastanza chiara, sotto certi punti di vista, ma anche abbastanza limitante per quanto riguarda vari aspetti (come il recente decreto dignità). In Italia, ad oggi, sono considerati abilitati alla professione soltanto i siti di gioco che sono riconosciuto dall’ADM, ovvero dall’Agenzia Dogane e Monopoli. D’altronde, il nostro Paese è uno dei pochi ad avere in vigore una legislazione precisa sul tema: la stessa ADM rappresenta un organo concessionario, a cui vengono affidati dei compiti precisi, quali controllare la legalità degli affari. Il rilascio della licenza stessa è il fondamento essenziale per poter operare nel nostro Paese.
Il caso italiano, d’altronde, è abbastanza particolare. Nel 2018, infatti, è entrato in vigore il Decreto Dignità, il quale ha impattato in maniera notevole sul settore del gioco. Difatti, è stato fatto divieto assoluto di sponsorizzarsi a tutte le aziende del settore. Questo ha significato dire addio a promozioni tramite l’utilizzo dei vari mezzi di comunicazione, dai social network passando per le tv. Ogni forma di pubblicità, anche indiretta, è stata vietata.
Le ripercussioni sul settore sono state enormi, specie considerando che siano saltate completamente le sponsorizzazioni con società importantissime, come quelle calcistiche. Se l’intenzione era quella di combattere la ludopatia, disincentivando gli italiani a scommettere, il risultato è stato sicuramente poco rilevante. Anzi, le scommesse e il gioco è cresciuto esponenzialmente.
Necessità di una normativa univoca
Per questi motivi, in molti hanno cominciato ad invocare una normativa UE che sia univoca e uniforme per tutti gli Stati membri. Senza dubbio si tratta di qualcosa di difficile da applicare, specie considerando le peculiarità di tutti gli Stati, ma avere, ad oggi, tantissimi regolamenti e leggi differenti per ogni Stato membro relativamente alla tematica, è solo deleterio.
È essenziale, probabilmente, trovare una normativa condivisa che possa essere applicata a tutti gli Stati e che potrebbe favorire sia l’attività imprenditoriale, nonché combattere efficacemente la ludopatia. Il gioco legale potrebbe aiutare i Paesi a rimpinguare le casse erariali in maniera impressionante. Solo in Europa, oggi come oggi, sono in vigore quasi trenta normative differenti. La possibilità di seguire soltanto una normativa comune potrebbe apportare dei vantaggi enormi anche a livello burocratico e legislativo: d’altronde, sono ormai passati oltre sette anni dalla raccomandazione dell’UE circa l’impegno a creare un quadro unico di norme condivise sul gioco.