Ericsson ha pubblicato una nuova edizione del Mobility Report, con dati aggiornati al secondo trimestre 2022.
Secondo la nuova edizione dell’Ericsson Mobility Report, continua a crescere la diffusione di Internet da mobile. Nel secondo trimestre 2022 il numero di abbonamenti di tipo mobile broadband è aumentato di 100 milioni di unità, arrivando a un totale di circa 7,2 miliardi, con un incremento del 6% anno su anno. Oggi l’86% delle SIM in circolazione nel mondo permettono di accedere a Internet e app, ossia sono legate a un abbonamento alla banda larga mobile.
La crescita degli abbonamenti alla banda larga mobile e il sempre maggiore consumo di video, porta anche ad un aumento del traffico dati da mobile che è cresciuto del 39% nell’ultimo anno, per raggiungere i 100 Exabyte (EB, equivalente a 1 trilione di byte) di traffico dati mensile. La crescita rispetto al primo trimestre dell’anno è stata invece dell’8%.
Andrea Missori, Amministratore delegato di Ericsson in Italia, commenta: “Non molto tempo fa le persone non avrebbero potuto immaginare un mondo con accesso istantaneo, dal proprio telefono, a gaming, chat, social network, musica in streaming o interi cataloghi di film.
Queste sono solo alcune delle opportunità offerte dal 4G, ancora oggi l’unico modo con cui miliardi di persone in tutto il mondo accedono a Internet. Il 5G agirà da catalizzatore per l’evoluzione. Le nuove reti sono implementate non solo per continuare a supportare la crescente domanda di dati e per abilitare nuovi casi d’uso in ambito industriale e consumer, ma anche per aiutare a ridurre il consumo di energia e contribuire alla transizione ecologica.”
Nel mondo oggi risultano esserci 8.3 miliardi di SIM, con 52 milioni di unità aggiunte nel solo secondo trimestre 2022.
Il maggior contributo trimestrale proviene dalla Cina (+10 milioni), seguita da India (+7 milioni) e Indonesia (+4 milioni).
Con un tasso di penetrazione pari al 106%, le SIM continuano a superare il numero degli abitanti sulla Terra.
Il numero di abbonati mobili unici è invece pari a circa 6,1 miliardi. Il divario tra utenti unici e SIM totali è in buona parte dovuto alla presenza di più SIM per persona o di abbonamenti inattivi.