Telco: l’avvento dell’AI impone una concreta accelerazione per dotare le imprese di professionalità aggiornate

by Redazione

«È necessario formare una nuova generazione per la quarta rivoluzione industriale attraverso azioni di orientamento strutturali e diffuse nelle scuole e l’inserimento di corsi specifici nelle università. La Filiera delle Telecomunicazioni è sempre più strategica per la competitività e lo sviluppo del Paese, in quanto le imprese del Settore sono abilitatrici della trasformazione digitale grazie alla offerta di connettività, alla creazione e allo sviluppo di nuovi servizi digitali ad essa direttamente collegati. In questo scenario è necessario integrare nelle aziende nuove figure professionali capaci di guidare l’innovazione attivando il circolo virtuoso competenze, innovazione, nuovi servizi e generazione del valore». Così Laura di Raimondo nel corso dell’evento ‘5G&Co. Everything is connected’ conferenza internazionale promossa e organizzata dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).

«Asstel  – prosegue Di Raimondo – ha da tempo mappato le competenze cruciali per la crescita dell’ecosistema della Filiera, E’ in fase di rilascio l’aggiornamento della mappatura delle competenze strategiche che occorrono negli ambiti della Cyber Security & Data Protection, Big Data & Analytics, Intelligenza Artificiale & Machine Learning. Le aziende della Filiera sono fortemente impegnate nelle attività di formazione per accompagnare il rafforzamento e l’estensione delle competenze in una logica collaborativa con il sistema educativo. Solo nel 2022, quasi la totalità dei lavoratori è stata coinvolta in tali attività e ogni persona ha seguito circa sei giornate di formazione, in aumento rispetto alle quattro o cinque giornate previste alla fine del 2021 per gli anni successivi».

«In particolare – precisa Di Raimondo – l’avvento dell’AI impone una concreta accelerazione per dotare le imprese di professionalità aggiornate e innovative: l’intelligenza artificiale è alleato imprescindibile per la Filiera delle telecomunicazioni, trovando un vasto range di applicazioni in ambito di progettazione, implementazione, e manutenzione delle reti nonché per potenziare la customer experience dei nuovi servizi digitali. È per questo che la collaborazione tra Istituzioni, Associazioni di rappresentanza, imprese e mondo accademico è sempre più importante ai fini della formazione di nuove professionalità da inserire nel mercato del lavoro. E in questo senso va anche il Memorandum of Understanding recentemente siglato con la Fondazione RESTART. 

In questa ottica Asstel ha posto particolare attenzione al tema dell’orientamento e dell’inclusione, lavorando con il mondo della scuola attraverso partnership con soggetti attivi nel mondo dell’education con l’obiettivo di stimolare la curiosità dei giovani studenti verso gli ambiti di studio STEM, ma non solo, e spingendoli ad analizzare e approfondire le proprie propensioni».

«Anche se l’offerta formativa italiana si sta evolvendo – conclude Di Raimondo – ed è stata ampliata da nuove offerte formative flessibili incentrate sulle materie STEM, la quota di laureati in ICT rimane significativamente al di sotto della media UE. Occorre un grande salto di qualità se vogliamo accelerare il ruolo da protagonista dell’Italia nella trasformazione digitale».