Agenda Digitale, il Presidente di Asstel si appella al nuovo governo: “Valore strategico dell’Ict sottovalutato. Serve un forte commitment politico”.
Il settore informatico e delle Tlc in grado di generare una spinta propulsiva al pari di quella di 53 settori messi insieme.
Il paradosso del decreto per facilitare la banda larga torna alla ribalta.
“Lo sviluppo delle Tlc e dell’economia digitale, nella cornice dell’Agenda digitale, deve essere posto in cima all’agenda di Governo come percorso strategico per modernizzare il Paese e aprirlo a nuove opportunità di crescita”.
Cesare Avenia, presidente di Asstel, lancia l’appello al nuovo esecutivo e invoca la “responsabilità politica” della Presidenza del Consiglio su un tema, quello dell’innovazione, ancora sottovalutato nel nostro Paese. “Si ha spesso la sensazione che la comprensione del valore strategico dell’Ict sia soprattutto a parole”, sottolinea Avenia evidenziando che “se così non fosse, il suo sviluppo – come avviene nei paesi più avanzati – dovrebbe essere al centro delle politiche economiche, non relegato a una delega contesa da questo o quel ministero”.
Su AgendaDigitale.eu Avenia infatti aveva sottilineato come il regolamento scavi si è trasformato in una “vicenda assurda, ma emblematica”, in cui gli interessi particolari di chi gestisce le strade prevalgono sul rispetto della norma primaria e sull’interesse generale “che è quello di usufruire dei vantaggi diretti e indiretti che la fibra ottica porta alla comunità nazionale, non solo in termini di velocità e qualità delle comunicazioni, ma anche agli utenti delle strade e agli stessi gestori che possono beneficiare dei sistemi di mobilità intelligente”.
CS Asstel