“L’indice Desi 2017 testimonia che i significativi investimenti degli operatori telefonici nello sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione a banda ultralarga fissa e mobile stanno contribuendo ad avvicinare l’Italia ai livelli di copertura europei, offrendo al Paese un formidabile asset tecnologico su cui accelerare la ripresa dell’economia”, è il commento a caldo di Dina Ravera, presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel, sui dati relativi allo stato della digitalizzazione, divulgati oggi dalla Commissione Europea attraverso il Desi (Digital Economy and Society Index 2017).
MONDO3 SU TELEGRAM – MONDO3 SU FACEBOOK
L’indice, infatti, rileva come l’Italia, in termini di copertura del territorio con le reti a banda ultralarga fissa da 30 Mb in su, abbia ridotto in un anno il divario di circa 30 punti, passando dal 41% del totale delle abitazioni nel 2015, al 72% a fine 2016, a fronte di una media Ue del 76%. Per la rete mobile 4G la copertura raggiunge l’86% delle abitazioni, superiore quindi alla media Ue pari all’84%.
“Sullo sfondo resta il dato sull’utilizzo della banda ultralarga fissa da parte di cittadini e imprese che, nel nostro Paese, continua ad essere fra i più bassi in Ue” – aggiunge il presidente di Asstel.
“Il piano Industria 4.0 costituirà sicuramente un forte stimolo per lo sviluppo della domanda, ma dovrà essere affiancato da azioni altrettanto sistemiche sulla formazione, sulla diffusione della cultura digitale, sulla qualificazione dei lavoratori e, infine, sulla promozione dei contenuti audiovisivi online e sul Video on Demand, che emergono dal rapporto come driver rilevanti di adozione dei servizi a banda ultralarga” – conclude Dina Ravera.
CS