Aree Infratel: Open Fiber al lavoro in più di 700 comuni. Ecco le nuove località coperte

di Redazione

Dai 500 di fine settembre agli oltre 700 appena raggiunti e superati: lavori a ritmo serrato nei comuni dei cluster C&D.

Lavori in corso in oltre settecento comuni dello Stivale, dalle Alpi alla Sicilia. Un nuovo e significativo traguardo raggiunto da Open Fiber, impegnata a posare la fibra ottica in modalità FTTH (Fiber-to-the-home) anche nelle aree dei bandi Infratel. Stiamo parlando di quelle zone che maggiormente soffrono il divario digitale, dove vive però più del 40% della popolazione italiana. Come Aquila d’Arroscia e Rezzo, in provincia d’Imperia, piccoli borghi incastonati nel Parco delle Alpi Liguri a un passo dalla Francia. Oppure come Sorano, nel Grossetano, centro talmente suggestivo da essere definito la “Matera della Toscana”. O anche come la messinese Floresta, il comune più alto della Sicilia, immerso nei Monti Nebrodi a più di 1.200 metri sul livello del mare. Borghi storici e piccoli comuni in cui i lavori di Open Fiber sono partiti nelle scorse settimane, facendo impennare vertiginosamente il numero delle città in lavorazione nel corso dell’ultimo mese, passando dai 500 di fine settembre agli oltre 700 attuali.

Open Fiber s’è aggiudicata i primi due bandi Infratel (società in house del Ministero per lo sviluppo economico), finalizzati a ridurre il digital divide nelle cosiddette “aree bianche”, quelle cioè dove nessun operatore privato avrebbe avuto interesse a investire. In queste zone che comprendono 16 regioni più la Provincia di Trento, la rete resterà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni.

Al Nord, tra i nuovi cantieri vanno segnalati quelli aperti in due dei borghi più belli d’Italia, Brisighella nel Ravennate e la padovana Arquà Petrarca. Proseguendo in direzione Nord-Est segnaliamo Clauzetto, la terrazza sul Friuli. Senza dimenticare Sabbioneta, patrimonio Unesco, in provincia di Mantova.

Nel Centro Italia sono partiti i lavori in luoghi d’eccellenza dal punto di vista dell’enogastronomia: la toscana Montalcino, famosa per il rinomato vino Brunello, e l’umbra Montefalco altrettanto nota per il Sagrantino.

Scendendo lungo la Penisola si arriva così a Castellabate, nel Salernitano, località turistica del Cilento resa celebre dal film “Benvenuti al Sud”. In Basilicata sono stati infine completati i lavori a Ginestra, uno dei centri popolati dagli Arbëreshë: i discendenti delle popolazioni albanesi che raggiunsero la Penisola a cominciare dal XV secolo e che ancora oggi mantengono intatta la loro cultura anche linguistica.

Il primo bando di gara Infratel coinvolge circa 3000 comuni in Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Il secondo interessa invece circa 3.700 Comuni in Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.

Gli interventi coinvolgeranno in totale 13,8 milioni di cittadini, 9,3 milioni di unità immobiliari e 500 mila sedi di impresa e pubblica amministrazione.

CS