Il nome di Esino Lario, piccolo Comune in provincia di Lecco, è stato portato alla ribalta dal recente annuncio – proclamato dal sindaco Pietro Pensa – di voler vendere online pezzo per pezzo tutto il paese, a partire dal municipio stesso.
Che si trattasse di una provocazione era prevedibile, quello che non ci si aspettava è che in realtà, dietro a questa trovata che ha riportato al centro dell’attenzione la situazione dei piccoli Comuni italiani, ci fosse (anche) l’iniziativa di un provider internet.
La rivelazione ieri, con una conferenza stampa tenutasi a Milano, presso il palazzo della Regione Lombardia.
Si tratta di Eolo, operatore di telecomunicazioni specializzato particolarmente nell’offerta di banda ultralarga wireless, con particolare attenzione per le zone in digital divide, per la gran parte composte – appunto – da piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti.
Queste realtà, come hanno ricordato l’AD Luca Spada e lo stesso sindaco Pensa, ogni giorno rischiano di scomparire a causa della costante diminuzione della popolazione, dovuta anche alla mancanza di servizi ormai essenziali, come una connessione veloce alla Rete.
“La pubblicità dei giorni scorsi era solamente una provocazione per richiamare l’attenzione sullo spopolamento dei piccoli centri. Fare il sindaco a Esino Lario è una fortuna perché è un centro ricco di associazioni e di persone che si impegnano” ha dichiarato il sindaco Pietro Pensa.
Il progetto presentato ieri da Eolo si chiama “Missione Comune” e si impegna a donare tre milioni di euro in progetti di digitalizzazione, salvaguardia e valorizzazione dei piccoli borghi italiani, che potranno così trasformarsi in piccole Smart City.
“Tre milioni di euro in tre anni, uno all’anno, per perfezionare le infrastrutture digitali nei piccoli comuni” – ha annunciato Luca Spada – “Faremo donazioni a 100 Comuni all’anno che saranno selezionati dai cittadini sulla piattaforma missionecomune.eolo.it“.
Massimo Castelli, responsabile piccoli Comuni di ANCI, ha elogiato l’iniziativa, auspicando che aiuti a “connettere un Paese fatto di campanili: alle spalle delle gradi città c’è il nuovo ovest“.
Presente alla presentazione anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi, nella veste di sindaco di Sutri, piccola località in provincia di Viterbo.
“Mi sembrava strano che il sindaco vendesse il Paese, volevo fermarlo” ha raccontato, soffermandosi poi sull’importanza della banda larga e auspicando che tra i centri che saranno raggiunti da Eolo possa figurare, tra gli altri, quello di Riace: “Sono molto amico del sindaco Mimmo Lucano, anche lì c’è bisogno di connessione“.
Le modalità di voto e i Comuni che possono partecipare alle selezioni sono disponibili sul sito web del progetto, già attivo a partire dall’11 aprile 2019.