Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nella riunione odierna ha concluso l’analisi di mercato di cui alla delibera 613/18/CONS, integrando taluni elementi alla luce delle informazioni acquisite nel processo di consultazione.
Lo schema di provvedimento sarà notificato alla Commissione europea ai fini dell’acquisizione del parere, ai sensi del Codice delle comunicazioni elettroniche, e sarà approvato definitivamente entro la fine del mese di luglio. Lo schema di provvedimento sarà reso pubblico dalla Commissione europea sul proprio sito a seguito della notifica.
Fermi restando gli obiettivi di tutela della concorrenza e del consumatore, gli interventi dell’Autorità sono orientati allo sviluppo delle reti ad alta capacità, accelerandone i processi di migrazione, al fine di contribuire a conseguire gli obiettivi della Gigabit Society posti dall’Unione europea.
In particolare, rispetto allo schema posto in consultazione con la delibera 613/18/CONS, si conferma la deregolamentazione del comune di Milano.
Nel resto del territorio nazionale si confermano gli obblighi regolamentari e si procede ad una differenziazione geografica dei rimedi – con rimozione del vincolo di controllo di prezzo, che, per il momento, riguarderà solo il bitstream (e non i servizi del mercato 3a quali SLU, ULL, accesso ai cavidotti e alla fibra spenta, VULA) e il WLR – in poco meno di 30 città italiane nelle quali la quota di mercato al dettaglio e all’ingrosso di TIM risulta inferiore ad una determinata soglia e in cui almeno due reti di accesso alternative a TIM coprono ciascuna il 60% del territorio.
L’Autorità, a seguito di monitoraggio, potrà introdurre, dal 2021, un grado di flessibilità nel pricing wholesale VULA, dopo aver verificato – nel 2020 – quale sia stata l’evoluzione effettiva della concorrenza e l’effettivo grado di adozione (take up) degli accessi ad alta capacità.
Le maggiori novità sui prezzi dei servizi di accesso riguardano il VULA per il quale, rispetto alla consultazione pubblica, l’Autorità ha approvato una riduzione per gli anni 2018, 2019 e 2020, restando, viceversa, immutato a 12,50 euro/mese il canone di atterraggio al 2021.
Un’ulteriore sensibile riduzione di prezzo, rispetto alla consultazione, ha riguardato i canoni della banda per il trasporto dei dati dalle centrali locali ai nodi degli operatori alternativi.
L’Autorità conferma l’intenzione di agevolare la migrazione delle linee di accesso dal rame alla fibra. A tal fine ha apportato, rispetto al testo andato in consultazione pubblica, alcune modifiche alla disciplina del processo di migrazione (decommissioning).
In tale ambito, l’Autorità ha previsto incentivi per ridurre i costi di migrazione e penali per prevenire condotte anti-competitive.