Nasce la coalizione italiana che aderisce al programma della Commissione UE per le competenze e le professioni digitali
Colmare le diverse forme, sociali e culturali, di divario digitale tra la popolazione italiana, favorire l’inclusione digitale e promuovere lo sviluppo di nuove competenze professionali.
Con questi obiettivi il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha lanciato mercoledì, nell’ambito dell’iniziativa Repubblica digitale, la Coalizione nazionale italiana che aderisce alla “Coalizione per le competenze e le professioni digitali” della Commissione europea.
Si tratta di una delle dieci iniziative chiave introdotte nel 2016 dalla Commissione europea per rispondere al bisogno sempre crescente di competenze digitali. Le coalizioni nazionali sono partenariati tra diversi soggetti che negli Stati membri lavorano insieme per migliorare le competenze digitali dei cittadini a livello nazionale, regionale o locale: riuniscono aziende ICT, ministeri, servizi per l’impiego pubblici e privati, associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro e parti sociali, che sviluppano misure concrete per portare le competenze digitali a tutti i livelli della società. Con l’adesione dell’Italia, il cui impegno vedrà l’interessamento dei Ministeri competenti, a partire dagli Affari Europei e dagli Affari Esteri, oggi sono 24 i Paesi che partecipano al programma
“In Italia è necessario ridurre il divario digitale nella forza lavoro, spesso più ampio che nella maggior parte degli altri paesi europei, attraverso l’aumento di competenze” – afferma il Ministro Pisano. “Per risolvere questi ostacoli, che impediscono l’efficacia di qualsiasi programma di trasformazione digitale, abbiamo lanciato la Coalizione nazionale per le competenze e le professioni digitali nell’ambito dell’iniziativa ‘Repubblica digitale’. Con la coalizione, desideriamo coinvolgere il maggior numero possibile di parti interessate in modo da favorire il cambiamento culturale e il miglioramento delle competenze necessarie per realizzare appieno i benefici della trasformazione digitale”.
Repubblica Digitale è un’iniziativa multistakeholder lanciata a maggio 2019 per promuovere l’inclusione digitale e l’adeguamento delle competenze per il lavoro (attraverso campagne di sensibilizzazione e percorsi formativi di upskilling e reskilling) a tutti i livelli dell’economia e della società italiana, favorendo partnership tra soggetti pubblici, mondo no profit e privati attraverso l’adesione a un manifesto per l’inclusione digitale.
Ad oggi aderiscono oltre 90 soggetti pubblici e privati, per un totale di oltre 100 iniziative, coordinati da un comitato interministeriale guidato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Ai lavori del comitato partecipano vari ministeri (Beni culturali e del turismo, Istruzione, Lavoro e welfare, Politiche agricole e forestali, Politiche giovanili e sport, Pubblica amministrazione, Sviluppo economico, Università e ricerca, oltre a Regioni, UPI, Anci, esponenti del mondo dell’università, della ricerca, delle imprese, delle associazioni di cittadini). Martedì, il comitato guida di Repubblica Digitale ha avviato i lavori per l’elaborazione del documento di strategia complessiva per le competenze digitali e di un piano di interventi in grado di rafforzare, integrare, valorizzare i progetti già in corso.
Secondo le stime dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse),in Italia circa il 26 per cento della popolazione tra 16 e 74 anni non ha mai navigato in rete (la media Ocse è del 14 per cento), ovvero circa 10 milioni di cittadini italiani non utilizzano internet. Nel restante 74 per cento della popolazione adulta, solo il 24 per cento dei cittadini italiani utilizza internet per accedere ai servizi pubblici (media Ocse del 57 per cento).
Per maggiori informazioni su Repubblica Digitale e sul digital divide in Italia, guarda la pagina dedicata all’iniziativa.