L’amministratore si oppone al cablaggio della fibra? Ecco cosa devi sapere

di Martina Tortelli

La guida di Open Fiber per i cittadini: “

Protocolli a tutela degli edifici e dei condomini: scopri perché non devi preoccuparti dei lavori di cablaggio nel tuo palazzo”

La fibra ottica è finalmente arrivata nella tua strada, hai già controllato tutte le offerte disponibili e scelto il tuo operatore. Stai già pregustando le serate in multiplayer quando… ti ritrovi a dover chiedere il permesso alla riunione di condominio!

Cosa è successo? Ti sei scontrato con uno scoglio: l’amministratore non vuole autorizzare i lavori di cablaggio nell’edificio.

Potrebbe sembrare un’assurdità, ma la resistenza degli amministratori di condominio è un problema con cui in Open Fiber ci siamo già scontrati in passato.

Per quanto possano essere motivate le loro obiezioni, queste resistenze non fanno che ritardare un processo benefico per i residenti. A supporto dei condòmini anche le normative, che hanno avallato lo sviluppo dell’infrastruttura di rete in FTTH per tutta la nazione.

È vero che alcune volte gli amministratori pagano le conseguenze di lavori fatti male e che creano disagio, ma questo non dovrebbe spingerli a fare di tutta l’erba un fascio. E invece a volte accade. Per poter raggiungere il nostro obiettivo, cioè 20 milioni di unità immobiliari cablate entro i prossimi anni, è necessario superare questi limiti. Vediamo insieme come.

È davvero un problema così diffuso?

La maggioranza dei casi non è problematica: in genere facciamo in modo che l’infrastruttura per la rete FTTH sia già posata nell’edificio. Solo così possiamo garantire l’attivazione in pochi giorni dalla sottoscrizione dell’abbonamento.

In alcuni casi, però, la posa della fibra ottica arriva solo fino alla facciata o al pozzetto esterno al palazzo. Quando questo accade, i lavori possono subire dei rallentamenti. Per garantire a tutti gli utenti una velocità di trasmissione dati di 1 Gbps, è necessario che la rete sia cablata in modalità FTTH. Come fare per raggiungere tutti gli utenti fin dentro le loro case quando ci sono opposizioni?

Gli amministratori possono davvero opporsi al cablaggio?

Per far sì che la banda ultra larga raggiunga ogni comune del territorio nazionale, le leggi esistenti favoriscono le operazioni previste per questo scopo. Attualmente i lavori necessari al cablaggio della rete FTTH sono equiparati a lavori di manutenzione straordinaria urgente di cui all’articolo 1135 del codice civile. Questo vuol dire che, a meno che non si tratti di monumenti o palazzi storici, non è necessario avere una delibera condominiale per intervenire.

Scegliamo sempre un approccio collaborativo

Anche quando la legge è dalla nostra parte, obbligare qualcuno a sottostare alle nostre decisioni, magari anche subendo lamentele, non ci sembra il modo giusto per entrare nelle case degli italiani. Per questo motivo noi di Open Fiber cerchiamo sempre un approccio il più collaborativo possibile. Abbiamo anche preparato una modulistica specifica che tutela gli amministratori e i condòmini nel momento in cui diamo inizio ai lavori.

Per prima cosa, avvertiamo direttamente gli amministratori di tutti i dettagli relativi agli interventi che effettueremo. Poi ci facciamo carico di informare i condòmini  con una serie di avvisi in cui riportiamo tempistiche e tipologie dei lavori. Inoltre facciamo sempre in modo di essere trasparenti. Conserviamo liste dettagliate di documenti relativi alle aziende con cui collaboriamo, e siamo sempre presenti per supervisionare i lavori. Infine, siamo informati su tutte le normative che tutelano l’amministratore e i condòmini in caso di controversie.

Il nostro obiettivo è permettere a tutti gli italiani di godere dei vantaggi della connessione a 1 Gbps, e riteniamo che ridurre al minimo i disagi delle operazioni di installazione sia parte dei nostri compiti.

L’importanza di preservare l’estetica dei palazzi

Sappiamo bene che tornare a casa vuol dire soprattutto rifugiarsi in un luogo in cui ci sentiamo protetti e in pace con noi stessi.

Per questo facciamo in modo di preservare anche l’aspetto estetico dei palazzi e delle aree comuni. Cerchiamo di evitare di installare armadietti in punti visibili e preferiamo collocare delle piccole scatole di derivazione nei sottoscala. Inoltre sappiamo bene che la legge prevede che fili e cavi debbano essere installati in modo da non deturpare l’estetica dei palazzi. I cittadini possono stare tranquilli: la rete che li connette al mondo digitale sarà ben nascosta ai loro occhi“.

Se tutto ciò non dovesse bastare”, si conclude la guida, “noi di Open Fiber abbiamo scelto per policy aziendale di riutilizzare le strutture già esistenti per ridurre gli interventi invasivi al minimo indispensabile. L’opportunità di avere la fibra ottica a casa tua offre notevoli vantaggi: possibilità di smart working, servizi online più efficienti e molte più occasioni di svago per la tua famiglia. Non preoccuparti dei lavori di installazione: sarai sempre tutelato“.

Source – foto openfiber.it