I numeri dei ritardi nella copertura dei comuni del Piano nazionale banda ultralarga

by Martina Tortelli

Uncem ha rimarcato più volte le problematiche e le preoccupazioni dell’Associazione e di tutti i Comuni montani italiani per i forti ritardi accumulati nell’attuazione del Piano nazionale banda ultralarga.

Il Piano attuale prevede che l’80% delle unità immobiliari siano coperte in FTTH, con la fibra a casa. E che il 20% delle unità immobiliari siano coperte in FWA, cioè “senza fili”, con sistemi wireless. Ciò che oggi allarma di più il sistema dei Comuni non è il ritardo del Piano in sè, bensì il trend di avanzamento del progetto. Negli ultimi sei mesi i Comuni coperti FTTH, con fibra a casa sono passati da 136 a 265 (+129 comuni) su un totale di 6.230 Enti nei quali fare i lavori, passando dal 2,2% al 4,2% del totale.

Il trend dunque non è positivo e confortante.


Uncem ha osservato, anche negli ultimi mesi di lockdown e di esplosione dei problemi relativi ai divari digitali tra territori del Paese, che grazie a tanti operatori, piccoli e grandi, che offrono servizi di connettività FWA, wireless, si sono potuti consentire adeguati collegamenti anche sui territori, per cittadini, imprese, Pubbliche amministrazioni. “Ritengo dunque necessario intraprendere, attraverso una cabina di regia coordinata dal Ministero dello Sviluppo economico, opportune azioni che consentano di recuperare i ritardi del Piano Banda ultralarga mettendo a fattor comune le esistenti infrastrutture FWA, wireless, di proprietà degli operatori privati.

E così potremo anche salvaguardare gli investimenti infrastrutturali già effettuati dagli operatori privati, innestandoli in un nuovo percorso virtuoso, anche verso i ‘Borghi del futuro’. Di questa opportunità preziosa, chiedo al Mise con il Ministro Patuanelli e la Sottosegretaria Liuzzi, oltre che alla Ministra per la Digitalizzazione Pisano“.