Modem Libero, Assoprovider vince al Consiglio di Stato contro TIM

by Martina Tortelli

Era il 2 agosto quando l’associazione di categoria dei provider indipendenti vinceva la battaglia sul Modem Libero: dopo la sentenza favorevole del Tar del Lazio, ora arriva la vittoria al Consiglio di Stato.

Straordinaria vittoria di Assoprovider che ha partecipato al giudizio di fronte al Consiglio di Stato che ha visto la sconfitta di Telecom Italia contro la delibera Agcom in materia di modem libero: i consumatori sono finalmente liberi di scegliere quale modem utilizzare, indipendentemente dal fornitore di servizi Internet.

Con la sentenza pronunciata il 2 agosto, il Consiglio di Stato ha infatti rigettato le istanze di TIM perché in parte inammissibili e in parte infondate, accogliendo quanto sostenuto anche da Assoprovider. Esulta la storica associazione dei provider indipendenti, Assoprovider: “È una vittoria storica”.

Assoprovider esulta: “Vittoria epocale”

Entusiasmo in sede Assoprovider per la sentenza: quella sul Modem Libero è una battaglia storica dell’associazione degli operatori di prossimità. Così ha commentato la notizia Dino Bortolotto, presidente dell’associazione dei provider indipendenti: «Questa è una vittoria epocale per i cittadini e per le aziende, ma soprattutto una vittoria per la libertà di mercato e la libertà di concorrenza. Assoprovider è da sempre in prima fila nelle battaglie per i diritti fondamentali».

Assoprovider ha sempre combattuto sul fronte del Modem libero.

La sentenza del Consiglio di Stato sancisce un’importante vittoria, ma la battaglia continua. Così spiega Fulvio Sarzana, l’avvocato “storico” che rappresenta le istanze di Assoprovider: «Questa è un’importante vittoria per l’associazione e uno sguardo sul futuro delle telecomunicazioni, in quanto la sentenza del Consiglio di Stato anticipa i nuovi poteri in capo all’Autorità per le garanzie delle telecomunicazioni previsti dal Codice delle comunicazioni elettroniche europee, in via di recepimento nel nostro Paese». 

La vicenda, dall’inizio

Tim aveva presentato un primo ricorso al TAR del Lazio contro la delibera dell’Autorità, vedendosi rigettare due motivi del ricorso, mentre il tribunale amministrativo accoglieva le richieste dell’azienda nel caso in cui il consumatore decida di non utilizzare più il terminale del fornitore dopo aver già sottoscritto il contratto di fornitura. La sentenza stabiliva per la prima volta il “diritto [degli utenti] di usare un modem alternativo e non pagare più quello del loro operatore telefonico”, mettendo temporaneamente la parola fine alla battaglia che  vedeva da un lato Tim e dall’altro lato Assoprovider, insieme ad altre associazioni di categoria.

Telecom Italia aveva poi presentato ulteriore ricorso presso il Consiglio di Stato contro la delibera Agcom 348/18 CONS, incassando una nuova sconfitta: l’organo della giustizia amministrativa ha infatti dichiarato, con la sentenza del 2 agosto 2021, “in parte inammissibile ed in parte infondato” il ricorso presentato da Telecom Italia nei confronti della delibera Agcom in materia di modem libero.

La sentenza del Consiglio di Stato chiude definitivamente la questione, sancendo il diritto del cittadino al Modem Libero.