Un nuovo nodo di interconnessione a Roma per la Fibra di Aruba. Con l’ampliamento delle capacità del POP (Point of Presence) Aruba a Roma, all’interno del NaMex, uno dei più importanti Internet Exchange Point italiani, si abbassano notevolmente i livelli di latenza, soprattutto a beneficio dei clienti del centro e sud Italia.
Inoltre il consolidamento dell’infrastruttura di rete in una posizione strategica nella Capitale, prepara lo sbarco del nuovo data center IT4 in aggiunta a quelli, già attivi, di Bergamo e Arezzo.
Cosa significa nel concreto?
Prima dell’apertura delle nuove interconnessioni a Roma, tutto lo smistamento del traffico dei clienti della Fibra di Aruba distribuiti in Italia, ad eccezione di quelli toscani già serviti dal data center di Arezzo, era concentrato tra Bergamo e Milano.
Questo rendeva necessario un transito fino al data center di Bergamo sia ai clienti di Brescia o Torino (distanti poche decine di chilometri), che a quelli di Palermo o Lecce (distanti oltre mille chilometri) con conseguenti svantaggi a livello di latenza.
La possibilità di accorciare il percorso “virando” su Roma, consente quindi di diminuire notevolmente la distanza percorsa dai pacchetti e di velocizzare così le tempistiche di risposta dei servizi, parlando in termini di millisecondi.
Come si espande la rete di Aruba?
Oltre ai data center di proprietà a Bergamo e Arezzo, Aruba sta realizzando un nuovo data center campus anche a Roma, già in costruzione nell’area del Tecnopolo Tiburtino, che completerà il più moderno network di data center d’Italia.
Grazie a queste tre location strategiche è stato sviluppato un network particolarmente performante e ridondato che fa conto sui principali nodi di traffico del Paese. Sia il data center di Bergamo, già operativo, che quello di Roma, in fase di realizzazione, sono interconnessi con alcuni “Internet Exchange” di riferimento, ossia il MIX di Milano, il NaMex di Roma e il VSIX di Padova. All’interno di questi nodi strategici di interscambio, Aruba ha attivato partnership con decine di operatori di telecomunicazioni con cui scambiare traffico.
Questo permette di offrire servizi di connettività particolarmente performanti, che possono fare affidamento su livelli di ridondanza ottimali.
