Presentata lo scorso 17 maggio a studenti, studentesse ed aziende, il corso si chiamerà Communications Engineering e sarà erogato interamente in inglese
In linea con gli obiettivi indicati dal PNRR per accelerare l’innovazione del Paese e rilanciare l’economia tramite la transizione digitale, il Politecnico di Torino ha ripensato radicalmente il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni, con l’obiettivo di preparare i professionisti e le professioniste di domani con gli adeguati strumenti metodologici e tecnologici per gestire in prima persona la transizione digitale.
Il nuovo percorso – Communications Engineering (CE) – partirà il prossimo semestre, sarà interamente erogato in inglese, e farà uso dei più moderni strumenti di didattica innovativa, su cui il Politecnico di Torino lavora e investe già da anni. Per sviluppare la capacità di progettare nuove soluzioni e di lavorare in squadra, il corso di studi farà ricorso a un’intensa attività sperimentale e di progetto. Gli studenti e le studentesse potranno sperimentare in laboratorio le tecnologie delle telecomunicazioni più all’avanguardia, dalle fibre ottiche e plastiche, al 5G, dai dispositivi dell’Internet delle cose, ai sistemi di monitoraggio e la gestione di situazioni di emergenza tramite droni. I laboratori sono infatti dotati dei più sofisticati strumenti di intelligenza artificiale, che gli studenti e le studentesse impareranno ad utilizzare per ideare soluzioni innovative.
Ora la nuova laurea magistrale in Communications Engineering è stata presentata agli studenti e alle studentesse del Politecnico – ma anche al mondo delle imprese, che è sempre alla ricerca di laureati e laureate con le competenze e le motivazioni adeguate alle mutate esigenze del mercato – nell’incontro “The New Era of Communications Engineering: trends and opportunities in media, mobile networks and space”.
L’evento è stato introdotto dal Professor Paolo Giaccone, coordinatore del corso, che ha presentato le novità contenute del percorso formativo, in particolare l’approccio didattico basato su project-based learning. Tale approccio è peculiare all’interno del panorama dell’offerta didattica del Politecnico, che conferma negli ultimi anni altissimi tassi di occupazione e retribuzioni superiori alle medie nazionali per i laureati e le laureate del settore. Per quanto riguarda il settore produttivo locale, sono intervenuti l’ingegner Gino Alberico, Direttore del Settore Ricerca e Sviluppo RAI, l’ingegner Gabriele Elia, Direttore della Divisione Tecnologie delle Comunicazioni e Standardizzazione di Tim, e l’ingegner Gianmarco Reverberi, Direttore dell’Unità di Software e Telecomunicazioni di ARGOTEC, che hanno dialogato con gli studenti e confermato l’importanza dell’iniziativa dalla prospettiva di aziende leader nel settore.
Il professor Giaccone ha spiegato in apertura: “Con questa laurea il Politecnico vuole rispondere alla domanda sempre crescente di competenze nel settore delle telecomunicazioni, un settore che sarà centrale per il rilancio dell’economia dopo le recenti crisi e per affrontare le sfide globali, quali quelle relative ai cambiamenti climatici”.