Le parole virgolettate sono di Tomhas Sieber che la stampa di lingua italiana del Canton Ticino ha diffuso meno di 48 ore fa.
La fusione Orange – Sunrise ormai ha catalizzato l’attenzione delle TLC elvetiche, è praticamente una rivoluzione in quel mercato mobile. Le cui conseguenze sono osservate comunque da molti in Europa visto che il tutto, assieme al fenomeno inglese tra la stessa Orange e T-Mobile, rischia di far nascere a breve altre situazioni simili.
Prendiamo dall’intervista di C. Bianchi Porro sul “Giornale del Popolo” alcuni estratti delle parole di Sieber, A.D. di Orange. “La fusione e il duopolio? Bisogna a mio avviso guardare come il mercato funziona attualmente e si vede subito che negli ultimi cinque anni il mercato risultava piuttosto bloccato, con un playmaker dominante, con un 60% di quota di mercato e due attori (Orange e Sunrise) con una percentuale del 20% ciascuna“.
“Si è constatato – ha continuato – che era molto difficile acquisire quote di mercato e crescere organicamente verso una posizione più elevata, in uno scenario economico in cui i margini si riducono e le necessità d’innovazione e d’investimento aumentano, sia per la prossima generazione di telefonia mobile che per l’infrastruttura fissa che richiede investimenti significativi nel prossimo futuro. In questa situazione di stallo, i due azionisti che si trovavano in questa situazione scomoda hanno deciso di sparigliare il mercato, in modo da uscire da questa situazione di blocco. Così France Telecom e TDC hanno deciso di unire Orange e Sunrise. La nuova società, che nascerà dalla fusione delle due, avrà un azionariato costituito da una partecipazione al 75% di France Telecom e al 25% di TDC. Questo è il disegno strategico e naturalmente ci si attende in merito la decisione della Commissione della concorrenza.”
Sui rischi di “rovesciare” la situazione con una France Telecom più forte della stessa Swisscom, Sieber sintetizza così: “Certamente la taglia di France Telecom, con una presenza in 32 Paesi ove si è attivi e con il corrispondente volume che gestiamo, ci permette di avere altri vantaggi. Ad esempio nelle negoziazioni con i costruttori di telefoni mobili. E in questo ambito possiamo negoziare contratti globali, ad esempio con Apple. Si può profittare di un contratto globale, ciò che Swisscom o Sunrise non può fare alla stessa maniera. Questo è naturalmente un “atout”“.
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| via “Giornale del Popolo” [leggi l’intervista in forma integrale]