Cambiano le carte in tavola per i clienti Orange Me, il piano personalizzato del gestore svizzero dedicato ai propri clienti.
Una tariffa flessibile che permette di creare “a propria misura” la combinazione di opzioni preferite: tra i vantaggi più interessanti del nuovo piano di Orange CH comunque c’è la possibilità di chiamare con il “bundle” per le chiamate nazionali anche i numeri esteri compresi in determinate aree geografiche.
Inizialmente, infatti, oltre ai numeri fissi e mobili di tutta la Svizzera le chiamate comprese si estendevano anche alle zone internazionali 1, 2 e 3. Come segnala Scal però ora i paesi sono diminuiti.
La zona 3 non è più compresa e, di fatto, Orange ha 26 paesi in meno verso i quali non sono più comprese le chiamate del proprio abbonamento. L’elenco è ovviamente lungo e comprende: Albania, Autorità Aut. Palestinese, Bielorussia, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Ungheria, Hong Kong, Israele, Giappone, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia, Montenegro, Polonia, Rep. Moldava, Slovacchia, Rep. Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Turchia ed Ucraina.
Sullo stesso Scal ci sono anche le motivazioni per cui sono stati soppressi i paesi sopra citati, ovvero per la scarsità di volume di chiamate verso tutta la Zona 3. Anzi, come spiega il capo ufficio stampa, la situazione era tale che “il 99% degli abbonati non aveva chiamato mai paesi in zona 3, mentre l’1% faceva esclusivamente chiamate verso quelle numerazioni“. In pratica “non era giusto che una piccolissima parte dei clienti fosse ‘sovvenzionata’ dagli altri”. Il concetto è chiaro, la motivazione un po’ meno probabilmente visto che le possibilità di calcolare queste due tipologie di clienti c’erano prima dell’uscita della tariffa.
Comunque il lato positivo è che Orange permette ai clienti che non accettano la rimodulazione di recedere senza costi, per quell’1% forse è la scelta migliore da fare.