Per molti sarebbe importante disporre di più tempo per viaggiare, da dedicare alla famiglia o ai propri hobby. I collaboratori di Swisscom hanno ora la possibilità di acquistare fino a due settimane supplementari di vacanze non retribuite.
Swisscom ha introdotto con successo dall’inizio dell’anno una prova del cosiddetto «acquisto di vacanze» e ora estende l’offerta a tutta l’azienda.
130 persone della divisione Rete e IT hanno usufruito dell’offerta di prova ricorrendo a circa 900 giornate di vacanza e rinunciando in cambio al salario corrispondente. D’intesa con il superiore e verificata la compatibilità con le esigenze d’esercizio, i collaboratori possono usufruire, oltre alle cinque o sei settimane di vacanze annuali, di altre due settimane supplementari. «Durante la prova pilota abbiamo constatato che l’acquisto di vacanze è un’esigenza imprescindibile per i collaboratori. Per Swisscom è importante che i propri collaboratori riescano a trovare il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero, ed è proprio questo che garantisce la nuova offerta» ha spiegato Hans C. Werner, responsabile di Group Human Resources presso Swisscom.
«Work and Care»: i collaboratori di Swisscom possono ora ridurre temporaneamente il loro grado di occupazione In un sondaggio, il 12 per cento dei collaboratori intervistati ha indicato di accudire attualmente dei familiari, il 15 per cento lo ha fatto in passato e il 16 per cento si aspetta di doverlo fare in un prossimo futuro. Questa esigenza riguarda collaboratori di tutti i livelli.
Proprio questo tipo di collaboratori ha l’esigenza di usufruire di orari di lavoro flessibili, della possibilità di raggiungere facilmente il posto di lavoro, di un luogo di lavoro flessibile o del lavoro mobile e della possibilità di usufruire di assenze retribuite o non retribuite. Swisscom sta pertanto testando due modelli abbinabili tra loro affinché i collaboratori di Swisscom possano coniugare in maniera flessibile l’impegno sul posto di lavoro e le esigenze di accudimento in famiglia. Se le esigenze familiari si limitano a tre o quattro mesi, i collaboratori possono ridurre un po’ il loro grado di occupazione d’intesa con il superiore e sistemare il calcolo delle ore attraverso il conto delle ore supplementari. In questo modo, durante i mesi in cui la loro presenza è necessaria in famiglia possono lavorare meno e recuperare più avanti il tempo perso senza conseguenze di carattere finanziario. Il secondo modello è invece rivolto ai collaboratori che devono accudire i familiari per un periodo di tempo più lungo in parallelo alla loro attività lavorativa. Potranno infatti ridurre il loro grado di occupazione per un minimo di tre e un massimo di dodici mesi.