Martedì 17 aprile prenderà il via la 21ª edizione della Patrouille des Glaciers e Swisscom sarà presente con alcune chicche innovative. Grazie alle reti di comunicazione temporanee, realizzate in condizioni estremamente difficili, sarà possibile seguire le squadre dal vivo mediante la Low Power Network e guardare per la prima volta la gara in diretta in tutta la Svizzera con Swisscom TV.
Con Swisscom il mito della Patrouille des Glaciers (PDG) continuerà a vivere in tutti i soggiorni della Svizzera.
La competizione sarà infatti trasmessa in diretta con Swisscom TV su Teleclub Zoom e Sports Flash, i canali sportivi in Free-TV di Teleclub, e su Canal9.
Altra novità di questa edizione è la collaborazione di Teleclub con un’emittente privata. Alain Rohrbach, sostituto responsabile di Sports TV e responsabile di progetto della PDG presso Teleclub, afferma: «Per noi sarà un piacere diffondere dal vivo i reportage su questo straordinario evento sportivo. Per consentire ai telespettatori di seguire da vicino i concorrenti, parteciperà anche con una nostra squadra.» Oltre 40 giornalisti e tecnici garantiranno la diffusione di immagini spettacolari dalle alpi vallesane che delizieranno gli occhi anche del pubblico meno dedito allo sport.
L’app «Swisscom Patrouille des Glaciers», che si presenta in una veste completamente nuova, permetterà agli interessati di sostenere gli atleti tramite live tracking, immagini in tempo reale, inclusa una visione notturna della Rosa Blanche da un’altitudine di 3160 mslm, e immagini a 360° lungo il percorso. L’app può essere scaricata gratuitamente nell’App Store e nel Play Store.
L’internet delle cose ad alta quota Nel 2018, oltre alle collaudate reti di comunicazione mobile e alle reti radio d’esercizio in alta montagna, verrà impiegata una Low Power Network (LPN). La LPN è una rete dedicata per l’internet delle cose che consente ampie portate, una trasmissione a risparmio energetico e un potenziamento relativamente semplice. Nel frattempo essa copre il 95 per cento della popolazione. Grazie alla LPN si potrà seguire le squadre senza interruzioni tramite un tracker. Questo dispositivo ha una duplice funzione: garantire la sicurezza e permettere il live tracking sul web e nell’app. Il team di Swisscom Broadcast non ha lasciato proprio nulla al caso. Joachim Ernst, responsabile di progetto LPN PDG presso Swisscom Broadcast, dichiara: «Abbiamo congelato i tracker in laboratorio per simulare le condizioni meteorologiche estreme della PDG». Tutto l’equipaggiamento deve poter resistere alle difficili condizioni in alta montagna. «Abbiamo dovuto cercare e testare dei tracker in grado di funzionare anche a temperature molto basse», prosegue Ernst. I test hanno dimostrato che i tracker dotati di batterie ricaricabili non sono idonei poiché si scaricano rapidamente in simili condizioni.
Realizzazione della rete in situazioni estreme
La Patrouille des Glaciers è considerata, a giusta ragione, la gara di sci escursionismo più dura del mondo. Ai partecipanti sono richiesti allenamenti specifici sull’arco di diversi mesi, resistenza e disciplina. E questo vale anche per tutte le altre parti coinvolte, in particolare i collaboratori di Swisscom, che, sfidando le avverse condizioni meteo a 3000 metri di altitudine, hanno allestito reti 2G e 4G temporanee, reti per la radiocomunicazione a scopo professionale e, come novità, una rete per l’internet delle cose ad alta quota.
In totale saranno trasportate più di tre tonnellate di materiale: stazioni di base, antenne, ripetitori e altre attrezzature di telecomunicazione. Reto Näf di Swisscom, responsabile per la costruzione di reti nelle postazioni in quota della PDG, afferma: «L’aria rarefatta rappresenta anche una sfida a livello fisico, arrampicarsi sui piloni delle antenne ghiacciati è estremamente impegnativo. La neve, il freddo e l’umidità sollecitano le apparecchiature sensibili. Per fissare le antenne dobbiamo scavare per diversi metri nella neve.» Durante la gara, nella centrale tecnica a Sion sono presenti, 24 ore su 24, anche 30 specialisti di Swisscom per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Ma non tutto può essere pianificato: nel 2016, al termine della PDG, un collaboratore di Swisscom è rimasto bloccato per una settimana nella sua postazione tecnica a causa delle condizioni meteo avverse che imperversavano sulle alpi.