Botta e risposta nel Canton Vaud tra ambientalisti e operatori telefonici.
Nei giorni scorsi, infatti, il partito dei Verdi del cantone avevano una moratoria sulla costruzione delle antenne 5G chiedendo che il principio di precauzione aavesse la precedenza sulle possibili conseguenze per la salute.
Swisscom ha, a sua volta, risposto assicurando che la legge sarà rigorosamente rispettata.
Il “casus belli” è nato quando Sunrise ha annunciato, con un’intensa pubblicità lungo le strada, la disponibilità della tecnologia 5G in 150 località della Svizzera. Come sappiamo, anche Swisscom e Salt si stanno preparando per il lancio delle nuove reti, che consentiranno, tra le altre cose, un accesso più rapido a Internet.
Allo stesso tempo, i timori sull’impatto sulla salute a causa del 5G stanno diventando più diffusi. Giovedì, ad esempio, i Verdi hnnoa richiesto una moratoria sulla costruzione di nuove antenne.
Non solo i Verdi chiedono una moratoria sull’installazione di questi nuovi trasmettitori, ma si stanno preparando a scrivere a tutti i 309 comuni del cantone Vaud 309 per chiedere loro di opporsi a qualsiasi nuova installazione sul loro territorio. Per il partito, la concessione delle licenze svizzere 5G dell’8 febbraio scorso ai tre operatori è stata “frettolosa e incomprensibile”.
L’Ufficio federale delle comunicazioni avrebbe dovuto aspettare – secondo i Verdi – le conclusioni di un gruppo di lavoro, istituito dall’Ufficio federale dell’ambiente, che “deve valutare l’eventuale pericolosità di questa tecnologia”. Ma il suo rapporto è previsto solo per questa estate.
Source Le Temps