Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Aldo Minucci, ha approvato operazioni straordinarie volte al rafforzamento patrimoniale della Società a sostegno del Piano Industriale triennale 2014-2016 che definisce rilevanti obiettivi nello sviluppo delle nuove infrastrutture e dei servizi innovativi, attraverso la riqualificazione e l’incremento degli investimenti, in forte accelerazione rispetto al piano precedente.
L’Amministratore Delegato, Marco Patuano, ha commentato: “Il Piano per il triennio 2014-2016 prevede alcune operazioni di natura straordinaria volte al rafforzamento del Gruppo. Queste ci permetteranno sia di dare un forte impulso allo sviluppo dell’Ultrabroadband e un’accelerazione alla strategia di business convergente, sia di ottenere una maggiore flessibilità finanziaria, mirata in prospettiva al raggiungimento di metriche nell’arco di Piano coerenti con lo status di “investment grade”.
Il Piano è quindi integrato con misure di supporto volte al rafforzamento patrimoniale del Gruppo che contribuiranno per circa 4 miliardi di euro complessivi. Tali azioni prevedono l’emissione di bond a conversione obbligatoria in azioni Telecom Italia per un massimale di 1,3 miliardi di euro; la cessione della partecipazione in Telecom Argentina; la valorizzazione delle torri in Italia, delle torri in Brasile e dei multiplex di TI Media.
Siamo fermamente convinti che questo sia la scelta strategica e industriale migliore per perseguire un percorso di crescita e sviluppo.”
Accelerazione copertura banda ultralarga in Italia e Brasile –
In Italia, il Piano prevede investimenti per circa 9 miliardi di euro nei tre anni, di cui ben 3,4 miliardi di euro dedicati esclusivamente alle tecnologie di ultima generazione:
- 1,8 miliardi di euro per lo sviluppo dell’Ultrabroadband fissa con l’utilizzo della fibra ottica per il segmento dell’accesso;
- 900 milioni di euro per l’Ultrabroadband mobile;
- 700 milioni di euro circa per la realizzazione di nuovi data center dedicati allo sviluppo del Cloud computing e connessioni in fibra internazionali.
Questo incremento degli investimenti innovativi, che nel 2016 raggiungeranno il 50% del totale, darà un forte impulso allo sviluppo dell’Ultrabroadband sia fisso sia mobile, accelerando la diffusione delle due tecnologie rispetto al precedente piano 2013-2015: al 2016, l’NGN raggiungerà oltre il 50% della popolazione con 12,4 milioni di case ‘collegate’; LTE mobile coprirà l’80% della popolazione, dando un notevole contributo al conseguimento degli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale europea.
In Brasile, si continuerà a valorizzare la componente tradizionale basata sulla Voce, accelerando al contempo sul segmento Dati attraverso lo sviluppo delle infrastrutture 3G e 4G. I Capex sull’arco di Piano saranno superiori a 11 miliardi di reais.
Assetto regolatorio della rete di accesso – A fronte di questo piano che prevede un aumento degli investimenti nelle reti di nuova generazione, con una copertura finanziaria che sarà garantita senza l’intervento di terzi coinvestitori, il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha deciso di confermare il progetto di separazione volontaria della rete di accesso dando priorità alla realizzazione del modello di “Equivalence of Input” (EoI), attraverso la Separazione funzionale, con particolare riferimento all’offerta dei servizi di Unbundling del Local Loop (ULL) e Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su architetture FTTCab e FTTH. In tal modo la Società continuerà a rappresentare una best practice europea in materia di equivalence. L’opportunità di un’eventuale operazione di societarizzazione sarà valutata all’esito del consolidamento del quadro regolamentare, nazionale ed europeo, e alla luce di concrete manifestazioni di interesse di investitori per l’ingresso nel capitale della nuova entità. Su queste nuove basi, continuerà il confronto con l’Autorità nazionale di regolamentazione.
Emissione di bond a conversione obbligatoria in azioni
Il Consiglio ha garantito l’emissione, da parte della controllata TI Finance S.A., di due serie di obbligazioni a conversione obbligatoria in azioni ordinarie o di risparmio di Telecom Italia S.p.A., per un controvalore massimo di 1,3 miliardi di euro.
- Ricavi Cagr.2013-16 stabile
- EBITDA Cagr.2013-16 stabile
- Capex cumulati 2014-16 inferiori a 14 miliardi di euro
- Rapporto Posizione Finanziaria Netta rettificata su EBITDA Reported di 2.1 volte al 2016 (include rafforzamento equity per oltre 1 miliardo di euro).