Brescia, completato il piano per la realizzazione della rete in fibra ottica di Telecom Italia

by Redazione

Telecom Italia e il Comune di Brescia hanno annunciato il completamento del piano di stesura della fibra ottica nella città per la rete di nuova generazione.
logo_Telecom_ItaliaL’importante intervento infrastrutturale è stato illustrato lo scorso mercoledì da Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia, Valter Muchetti, Assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Brescia, e da Gianni Moretto, Responsabile Access Operations Area Nord-Ovest di Telecom Italia.

A circa un anno dall’avvio del progetto che ha visto Telecom Italia impegnata nella realizzazione della rete di telecomunicazione NGAN (Next Generation Access Network), oggi la quasi totalità degli armadi stradali di Brescia risulta già raggiunta dalla fibra ottica. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie al rispetto del programma nei tempi previsti e agli obiettivi condivisi con il Comune di Brescia, fattori che hanno consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando i tempi d’intervento, i relativi costi e l’impatto sulla città.

A Brescia il programma di copertura della città ha già raggiunto oltre 75 mila unità abitative, grazie alla posa di circa 210 chilometri di cavo in fibra ottica che hanno permesso di collegare i 454  armadi stradali presenti lungo le vie cittadine alle rispettive centrali.

Per fare questo, al fine di ridurre sensibilmente i disagi ai cittadini, Telecom Italia ha utilizzato le infrastrutture civili già disponibili, riducendo in questo modo la necessità di nuovi scavi a soli 13 chilometri.

Il risultato raggiunto conferma l’impegno di Telecom Italia e dell’Amministrazione comunale nel voler dare un forte impulso ai lavori per portare, nel più breve tempo possibile, la connessione Internet sino a 30 Megabit a famiglie e imprese, inserendo in questo modo Brescia nell’élite delle città italiane dove i cittadini potranno usufruire di connessioni ultrabroadband che rendono molto più performanti gli attuali servizi di rete e abilitano nuove generazioni di applicazioni come i servizi di cloud computing per le imprese e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali.

E’ stato inoltre avviato tra il Comune di Brescia e Telecom Italia un progetto dedicato al miglioramento del decoro urbano, che prevede un “restyling” degli armadi stradali che ospitano la fibra ottica e che verranno utilizzati anche per realizzare comunicazioni istituzionali e pubblicitarie.

“La banda ultralarga rende la nostra città sempre più competitiva”, sottolinea il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono. “ La sfida tra territori si gioca oggi soprattutto sulle infrastrutture, questa è quindi una buona opportunità che Brescia saprà cogliere nel migliore dei modi”.

“Telecom Italia, nell’ambito del piano d’investimenti, ha deciso di dedicare una quota significativa al programma di sviluppo della propria rete di nuova generazione in fibra ottica” dichiara Gianni Moretto, Responsabile Open Access Nord Ovest di Telecom Italia. “Si tratta di un progetto ambizioso che prevede di raggiungere entro il 2016 oltre il 50% della popolazione, consentendo di “navigare” con velocità fino a 30 Megabit al secondo. Siamo pertanto lieti che Brescia sia tra le prime città ad avere questa importante infrastruttura che consente ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi di nuova generazione in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale”.

“Abbiamo approfittato di questa opportunità di adeguamento tecnologico perseguendo la nostra filosofia, fatta di attenzioni per il miglioramento della qualità dell’arredo urbano”, ribadisce Valter Muchetti, assessore alla Rigenerazione urbana. “Questa è un’operazione che non solo non graverà sulle casse comunali ma anzi, come da contratto, prevede che la manutenzione ed il decoro degli armadi installati siano a carico di Telecom Italia. È inoltre previsto che il Comune possa disporre di alcuni di questi spazi, l’utilizzo dei quali verrà definito tramite un apposito accordo.

Un modo quindi per integrare volumi estranei, solitamente percepiti come ingombro nel tessuto urbano della città, grazie ad un’operazione di “maquillage” che li renderà spazi destinati alla comunicazione istituzionale e non.”