Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Recchi ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo al 31 marzo 2015.
Il primo trimestre 2015, ha confermato il trend di progressivo recupero del fatturato domestico, con una minore flessione rispetto ai trimestri precedenti, grazie all’attenuazione della dinamica di contrazione dei servizi tradizionali e allo sviluppo dei servizi innovativi.
In particolare sul segmento Mobile si registra un continuo rafforzamento del posizionamento competitivo, con una tenuta delle market share ed una limitata erosione dei ricavi medi per cliente (ARPU), sostenuti in particolare dalla maggiore penetrazione dell’internet mobile. Sul Fisso il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell’ARPU broadband, dalla progressiva crescita dei clienti ADSL, con offerte premium bundle/flat, e dallo sviluppo dei servizi ICT.
Gli investimenti effettuati nel trimestre, pari a circa un miliardo di euro, confermano il programma di accelerazione previsto dal piano industriale per il triennio 2015-17. In Italia, il forte impulso al piano di investimenti dedicati allo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione ha consentito di coprire ad oggi con la fibra ottica (NGN) il 32% della popolazione con circa 8 milioni di unità abitative raggiunte e con la rete mobile 4G (LTE) oltre l’80% della popolazione. Con circa 9 milioni di chilometri di fibra già posati nel Paese, più della metà di quanto previsto dal Piano Strategico a fine 2017 (16 milioni di Km) e 40.000 armadi connessi in fibra, Telecom Italia si conferma motore dello sviluppo infrastrutturale del Paese.
- Ricavi: 5,1 miliardi di euro, -2,6% rispetto al primo trimestre 2014
- EBTIDA: oltre 2 miliardi di euro, -7,7% rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 40,2%
- EBIT: 979 milioni di euro, – 188 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 19,4%
- Utile netto attribuibile ai soci della controllante: 80 milioni di euro, Il dato risente degli effetti connessi all’operazione di riacquisto di obbligazioni proprie nonché delle DInamiche di valutazione del Mandatory Convertible Bond. Senza tali impatti il dato dell’ utile del primo trimestre 2015 si sarebbe attestato sopra 300 milioni di euro. Nel primo trimestre 2014 l’utile è stato di 222 milioni di euro
- Margine di liquidità al 31 marzoO 2015: 14,1 miliardi di euro, permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi
L’utile netto consolidato del primo trimestre 2015 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 80 milioni di euro e sconta l’impatto negativo delle operazioni di riacquisto delle obbligazioni proprie nonché di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano alcuna regolazione finanziaria, connesse in particolare alla valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel Mandatory Convertible Bond (prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale). In assenza di tali impatti l’utile del primo trimestre 2015 si sarebbe attestato a oltre 300 milioni di euro.
Relativamente ai diversi segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2014
- Consumer: i ricavi del primo trimestre del segmento Consumer sono pari a 1.723 milioni di euro, con una riduzione di 26 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014 (-1,5%). La performance, seppure ancora leggermente negativa, conferma il trend di recupero osservato a partire dalla seconda parte del 2014 (-5,1% nel quarto trimestre 2014; -5,2% nel terzo trimestre; -9,2% nel secondo trimestre; -11,7% nel primo trimestre). In particolare i ricavi da servizi Mobile registrano una riduzione di 32 milioni di euro (-4,3%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, in miglioramento rispetto al -7,2% del quarto trimestre 2014 (-6,6% nel terzo trimestre, -13,7% nel secondo trimestre e -16,9% nel primo trimestre) risentendo positivamente della dinamica di miglioramento strutturale della performance competitiva, della progressiva stabilizzazione della market share e della costante crescita dell’Internet mobile. Anche i ricavi da servizi del Fisso (-13 milioni di euro, -1,4% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) confermano il trend di sensibile miglioramento evidenziato a partire dalla seconda metà del 2014 (-3,4% nel quarto trimestre 2014; -6,1% nel terzo trimestre, -7,9% nel secondo trimestre; -6,2% nel primo trimestre 2014), grazie alla stabilizzazione dei livelli di ARPU per effetto della maggiore incidenza dei clienti con soluzioni flat; l’ARPU inizia inoltre a evidenziare una progressiva ripresa a seguito di upgrade di servizio (Fibra);