Tim Ventures e Pedius, l’App per far telefonare i non udenti

by Fabio Parri

Invitalia Ventures e Principia SGR con TIM Ventures hanno guidato un Round A da un milione e 400mila euro in Pedius, la startup che ha sviluppato un’applicazione che permette ai non udenti di effettuare normali telefonate, utilizzando tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale.

Grazie a Pedius, la tecnologia cambia la vita di chi soffre di sordità profonda e abbatte le barriere della comunicazione, consentendo ai non udenti di accedere a servizi svolti unicamente in voce come le chiamate di emergenza, assistenza e customer care.

Ecco qualche numero per avere un’idea più precisa del grande impatto generato da Pedius: la sordità profonda interessa mediamente una persona su mille, di cui 70.000 solo in Italia. Nel nostro Paese sono più di 5 milioni di persone con problemi generici di udito, mentre tale dato supera nel mondo la cifra di 300 milioni.

La startup ha sviluppato sia soluzioni consumer che consentono alle singole persone di effettuare telefonate, sia soluzioni business, con il duplice obbiettivo di permettere alle aziende di attivare un numero verde che consente ai clienti con deficit uditivi di contattare il customer service e di favorire l’inclusione dei lavoratori appartenenti alle categorie protette.

Questa piattaforma unica nel suo genere si può oggi scaricare in 9 paesi (tra cui Italia, Francia, UK, Spagna e Stati Uniti) e in 6 lingue diverse. Pedius collabora già con alcune grandi aziende come TIM (con cui ha sviluppato il primo call center accessibile a persone non udenti), BNL, HP, Axa Assistance, nonché con alcuni comuni italiani. Oggi conta oltre 13.000 utenti, con un tasso di crescita del 40% nell’ultimo anno.

Il round di investimento consentirà alla startup di investire a sostegno del go to market nei paesi emergenti e costruire la rete commerciale. Inoltre, Pedius svilupperà nuovi prodotti a cominciare da un dispositivo destinato agli anziani.