Con riferimento alle dichiarazioni diffuse dal socio Vivendi in data 8 novembre 2018 (tramite alcuni suoi portavoce) e 5 settembre 2018 (mediante apposito comunicato stampa), nonché con riferimento all’articolo pubblicato il 9 novembre 2018 su www.WanSquare.com a firma di Yves de Kerdrel e intitolato “Elliott manipule maintenant les comptes de Telecom Italia” (“Elliott manipola adesso i conti di Telecom Italia”), TIM precisa quanto segue.
1. Il consiglio di amministrazione di TIM attualmente in carica:
- è stato nominato in sostituzione di un consiglio venuto meno per effetto delle volontarie dimissioni dei consiglieri nominati da Vivendi rassegnate al fine di evitare la revoca di una parte di essi chiesta in considerazione di gravi carenze di governance;
- è interamente composto da soggetti indipendenti rispetto ai fondi di investimento gestiti da Elliott;
- ha mantenuto come amministratore delegato Amos Genish (designato dal socio Vivendi), il quale aveva accettato di rimanere in carica a condizione che fosse confermato (come in effetti è accaduto) il piano industriale approvato dal precedente consiglio di amministrazione, sotto la direzione e il coordinamento di Vivendi e composto per la maggioranza da consiglieri designati da quest’ultima.
2. L’amministratore delegato Amos Genish ha quindi svolto il suo lavoro in continuità rispetto al passato, perseguendo, senza raggiungerli, gli obiettivi indicati nel piano industriale da lui stesso predisposto in coordinamento con il socio Vivendi, con il conseguente obbligo per l’attuale Cda di procedere alle svalutazioni riportate nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.
3. La necessità di procedere a tali svalutazioni non è quindi dovuta a una disorganizzazione della società o al fallimento della nuova governance, come insinuato da Vivendi, ma all’implementazione da parte di Amos Genish (designato dal socio Vivendi) di scelte industriali riconducibili allo stesso socio Vivendi.
4. Quanto alla dichiarazione di Vivendi di “deplorare” la decisione di non convocare l’assemblea dei soci per procedere al rinnovo dei revisori, si precisa che trattasi di dichiarazione non veritiera (non avendo ancora il Cda assunto una decisione a tale riguardo) e fuorviante (attesa l’inesistenza di alcuna norma che imponga la nomina dei revisori in data anteriore all’assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018).
TIM diffida quindi il socio Vivendi, WanSquare e il sig. Yves de Kerdrel dal diffondere ulteriori notizie false e fuorvianti, che hanno l’unico effetto di danneggiare la società e tutti i suoi azionisti formulando in proposito ogni più ampia riserva.