Grazie all’impiego di droni sono state effettuate le prime attività di misura della copertura radiomobile TIM in quota su Piazza Vittorio, Lungo Po, Parco del Valentino e Parco DoraL’ottimizzazione della copertura in quota è un passo fondamentale per la realizzazione di una rete “a misura di drone” per lo sviluppo di applicazioni “smart city”
Dare impulso allo sviluppo del modello di smart city attraverso la realizzazione nella città di Torino della prima rete mobile “drone-ready” d’Europa in grado di garantire livelli di servizio elevati anche ad altezze di volo più alte rispetto ai normali standard. E’ questo l’obiettivo del progetto DRNet (Drone-Ready Network wireless) che vede TIM protagonista con una serie di attività sperimentali avviate oggi in quota, e che proseguiranno anche nella giornata di domani, su Piazza Vittorio Veneto, Lungo Po, Parco del Valentino e Parco Dora, dove i droni (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) si sono alzati in volo decine di volte con l’obiettivo di misurare la copertura radiomobile fino alla massima altezza operativa.
La sperimentazione avviata a Torino da TIM – la prima in Europa in un contesto urbano – ha l’obiettivo di effettuare rilevazioni con i droni per poter valutare la copertura radiomobile e le prestazioni al variare della distanza dal suolo per i futuri scenari delle “città intelligenti”. In questo modo, il capoluogo piemontese si appresta a mettere a segno un altro primato nel campo dell’innovazione tecnologica.
L’industria dei droni, infatti, sta andando nella direzione di un utilizzo sempre più frequente delle reti radiomobili in quanto, con l’aumentare della complessità dei servizi offerti, diventa sempre più necessaria la creazione di un canale con l’infrastruttura di rete per lo scambio di dati. Public safety, monitoraggio di infrastrutture critiche e la tutela del territorio sono solo alcuni esempi di applicazioni di droni che potranno trarre vantaggio da una connessione ad elevata qualità per l’invio di dati e video in tempo reale verso centrali remote di gestione e controllo dei droni operanti sul territorio.
Le operazioni svolte in città, in collaborazione con il Politecnico di Torino hanno visto l’impiego di droni professionali da parte del partner tecnologico SEiKEY Srl che ha effettuato sia voli orizzontali a diverse altezze, sia veri e propri “carotaggi”, ovvero dei voli ripetuti sulla verticale di decollo finalizzati alla caratterizzazione del segnale radiomobile al variare della quota .
I risultati ottenuti confermano la capacità di TIM di realizzare una rete mobile adatta a supportare, in sicurezza, il volo dei droni collegati oggi alla rete 4.5G ed alle evoluzioni del 5G, su cui TIM è leader attraverso la sperimentazione di Torino 5G e gli altri trial avviati in Italia, nella prospettiva del prossimo lancio commerciale.
In questo contesto, TIM sviluppa internamente strumenti e metodologie per la previsione di copertura al variare della quota, in grado di supportare la costruzione della rete nelle bande LTE già in dotazione e, soprattutto, nelle nuove bande 5G recentemente acquisite, mettendo in campo tecnologie evolute come le antenne intelligenti, controllate attraverso sistemi automatici di ottimizzazione, secondo il paradigma “self organizing network”.
“Le attività messe in campo oggi con il coinvolgimento di istituzioni locali ed enti nazionali rappresentano un tassello importante per lo sviluppo di una infrastruttura di rete sempre più sicura, a bassa latenza e ultrabroadband – ha dichiarato Elisabetta Romano, Chief Technology Officer di TIM –. Grazie alla professionalità dei nostri ricercatori impegnati nella realizzazione della rete 5G e alla partnership con Seikey, azienda leader nel settore dei droni, stiamo portando Torino a conquistare un altro primato tecnologico: quello di essere la prima città europea con una rete “drone ready”.
“Questa sperimentazione – ha commentato l’Assessora per la Smart City di Torino, Paola Pisano – dimostra un ulteriore passo avanti per la città di Torino e dà una dimostrazione concreta del lavoro che è stato fatto, a partire dallo spettacolo dei Droni di San Giovanni. Il lavoro portato avanti allora con ENAC continua il suo sviluppo nell’ottica di Torino City Lab. La volontà è quella, come è già stato detto, di rendere la nostra città aperta all’innovazione e alla sperimentazione e grazie al supporto dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il volo dei droni sul nostro territorio è ora regolamentato e possibile. Oggi con TIM parte ufficialmente il progetto DoraLab, legato alla politica di innovazione Torino City Lab. Testando la rete mobile a supporto del volo dei droni collegati alla rete 4.5G, e in futuro alla rete 5G, lavoriamo per un’evoluzione che porterà sviluppo e nuove opportunità alla nostra città e a chi vorrà venire a testare qui”.
CS