Il Consiglio di Amministrazione di TIM, presieduto da Fulvio Conti, si è riunito ieri a Roma e ha approvato, con due astensioni, il Piano Strategico 2019-2021 presentato dall’AD Luigi Gubitosi.
La strategia delineata rappresenta una discontinuità con il passato e si concentra sull’”Execution” come elemento chiave della trasformazione organica di TIM, contestualmente ad iniziative su opzioni strategiche in grado di liberare valore.
Il forte focus sull’”Execution” costituisce un pilastro del Piano che richiederà interventi sui processi, sull’organizzazione e sulla cultura aziendale.
Tutte le Business Unit di TIM ricopriranno un ruolo chiave per il conseguimento dei principali obiettivi del Piano 2019-2021: o Consumer: Ripartire dai vantaggi competitivi consolidati (qualità, dimensioni e competenze tecniche) per portare razionalità sia sul mercato Fisso sia sul Mobile. Tutto ciò passa attraverso un nuovo approccio al mercato, passando dal “numero di Giga” alla “qualità dei Giga”; una spinta significativa ad ampliare i servizi offerti rispetto ad azioni di re-pricing consentirà di ridurre le perdite del fisso, portando l’Average Revenue per User (ARPU) su un percorso di crescita.
La penetrazione dell’ultrabroadband è attesa in aumento all’80% della base di clienti broadband di TIM entro il 2021 (dal 45% nel 2018).
- Contenuti: rilanciare l’offerta come piattaforma di aggregazione Media attraverso la diversificazione rispetto ai competitor; stringere nuove partnership per arricchire il catalogo dei contenuti.
- Business: diventare il fornitore di riferimento e top partner di qualità ICT per le PMI e proporsi come primario fornitore di soluzioni ICT per i grandi clienti. I ricavi da servizi ICT cresceranno in misura significativa, raggiungendo il 48% dei ricavi totali del segmento Large Business entro il 2021.
- Wholesale: difendere la quota di mercato di accesso e mantenere la leadership nella copertura con l’ultrabroadband. E’ atteso che gli accessi in fibra raddoppieranno a circa 4,1 milioni nel 2021.
- TIM Brasil: aumentare significativamente i clienti nel Mobile post-paid dal 36% al 50% circa della base clienti e incrementare i ricavi B2B al 25% rispetto al piano. L’UBB fissa residenziale è prevista a quota 1,2 milioni di clienti Fibra.
- INWIT: rafforzare organicamente la propria leadership con un incremento dei clienti, nuovi torri e un’infrastruttura di prossima generazione (5G) che potrà ora far leva sulla possibile aggregazione con Vodafone.
- Partnership con Vodafone: TIM e Vodafone Italia hanno firmato un Memorandum d’Intesa e hanno concordato di avviare una trattativa in esclusiva su un progetto di partnership per la condivisione della rete mobile. Nello specifico, le due società intendono avviare una partnership per la condivisione della componente attiva della rete 5G, valutare la condivisone degli apparati attivi della rete 4G e ampliare l’attuale accordo di condivisione passiva (si veda comunicato stampa emesso in data odierna)
- Sparkle: rilancio della società sotto una nuova guida, aumentando la presenza di infrastrutture e crescendo nell’enterprise networking e nel cloud; valutare partnership per accelerare la crescita e avere più opzioni strategiche.
Una funzione dedicata assicurerà la realizzazione di iniziative di taglio dei costi già identificate che porteranno a un decremento dell’8% sulla base costi aggredibile.
L’approccio sul fronte tecnologico delineato nel nuovo piano di TIM pone modernizzazione, semplificazione e intelligenza artificiale al centro dei futuri investimenti. TIM realizzerà una rete 5G completamente nuova e automatizzata, proseguendo contestualmente con la dismissione e il consolidamento degli asset ridondanti (ad esempio datacenter e centrali).
Network: TIM crede nell’opportunità di creare valore che può portare la rete unica ed ha per questa ragione aperto un tavolo di confronto con Open Fiber per esplorare tutte le opzioni possibili, inclusa una completa combinazione societaria. L’azienda prosegue il lavoro con i propri advisor finanziari per esplorare l’opportunità di una rete unica e massimizzare il valore dell’infrastruttura di rete fissa di TIM. La convergenza delle due reti porterebbe vantaggi a tutti gli stakeholders: le aziende coinvolte, il mercato, gli azionisti e il paese intero, che beneficerebbe di un’infrastruttura veloce e all’avanguardia.