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TIM, rete aperta: si punta al Network as a Service (NaaS)

by Fabrizio Castagnotto

Nell’evento TIM HiTech ‘Tomorrow Telco: focus Italia’ che si è svolto oggi il Gruppo guidato da Pietro Labriola si conferma protagonista nell’innovazione tecnologica e infrastrutturale al servizio del Paese

Delineato il percorso di trasformazione della rete in una piattaforma che abilita nuovi modelli di business per le Telco e accelera lo sviluppo di servizi digitali innovativi in stretta collaborazione con il mondo dell’ICT.

Trasformare la rete in una piattaforma aperta, Network as a Service (NaaS), per accelerare l’innovazione tecnologica e abilitare nuovi modelli di business per le Telco. E’ questa la sfida per il futuro delle società di telecomunicazioni lanciata da TIM in occasione di ‘TIM HiTech Tomorrow Telco: focus Italia’, l’evento che si è svolto oggi presso l’Auditorium di via Oriolo Romano.

Pietro Labriola, CEO TIM

Un appuntamento introdotto dall’intervento di Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM e condotto da Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM e Presidente di Sparkle, che ha visto la partecipazione di numerosi operatori internazionali membri del Global Leadership Forum e di alcuni dei principali rappresentanti del mercato ICT italiano.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare le evoluzioni tecnologiche di TIM sull’Edge Cloud, sul 5G Stand Alone, sulla connettività in fibra ad altissima velocità fino a 50 Giga e sulle tecnologie quantistiche per la cyber security.

La soluzione di TIM

Il Network as a Service su cui punta TIM trasforma la rete in una piattaforma aperta con il coinvolgimento dei principali attori del settore. Si tratta di un modello flessibile di utilizzo dell’infrastruttura di rete che permette al mondo degli sviluppatori, dagli Hyperscaler alle startup di realizzare nuovi servizi digitali da proporre sul mercato, a beneficio di cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione. Consiste nel portare l’intelligenza della rete ed il Cloud dentro ogni centro abitato utilizzando la capillarità delle centrali TIM sul territorio italiano, tramite le Network API (interfacce che permettono a diverse applicazoni e servizi di scambiare dati).

“Il modello di rete digitale ad altissime prestazioni reso possibile dal NaaS potrà sostenere le sfide delle Telco dei prossimi decenni – ha dichiarato Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM e Presidente di Sparkle. Pensiamo ai servizi di guida autonoma, realtà virtuale, supercalcolo, sanità potenziata dai big data e sostenibilità ambientale, indispensabili per abilitare la digitalizzazione del Paese fondamentale per la crescita futura. Noi possiamo farlo perché la nostra rete è la più capillare del Paese: non ci limitiamo a dotare di banda ultralarga ogni casa, ufficio o impianto produttivo, ma daremo maggior valore alle nostre centrali arricchendole del Cloud, che porteremo sempre più vicino ai nostri clienti: un vero e proprio Edge Cloud Continuum”.

Grazie alla sinergia con l’infrastruttura di Sparkle, sarà possibile allargare questo modello anche al di fuori dei confini nazionali. La rete di TIM integrata con Sparkle rappresenta, infatti, una struttura strategica chiave, con i suoi cavi sottomarini, con i suoi Hub a Milano ed in Sicilia e con i suoi PoP internazionali, confermandosi sempre di più il vero ponte infrastrutturale del Mediterraneo tra gli snodi chiave del Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa, sui quali realizzare soluzioni di Network as a Service in ottica internazionale.