TIM ha firmato l’accordo per la cessione di Sparkle, società attiva nei servizi internazionali di telecomunicazione, al veicolo Boost BidCo, controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e partecipato da Retelit.
L’intesa, che segue l’offerta approvata dal Consiglio di Amministrazione di TIM lo scorso 12 febbraio con il parere favorevole del comitato parti correlate, attribuisce a Sparkle un valore d’impresa (enterprise value) di 700 milioni di euro. Il prezzo effettivo della transazione sarà determinato tenendo conto dell’indebitamento netto e del capitale circolante della società al momento della chiusura dell’operazione. È inoltre prevista una possibile rettifica del prezzo qualora Sparkle non dovesse raggiungere determinati obiettivi di EBITDA nel 2025.
Il perfezionamento della cessione è atteso entro l’ultimo trimestre dell’anno, subordinato al completamento delle consuete procedure autorizzative, tra cui il via libera da parte dell’Antitrust e le valutazioni legate al Golden Power.
Contestualmente alla chiusura dell’operazione, TIM e Sparkle sottoscriveranno un contratto per regolare i servizi che saranno erogati reciprocamente tra le due società dopo il passaggio di proprietà.
Con questa operazione, TIM prosegue nella strategia di semplificazione del proprio perimetro industriale e di valorizzazione degli asset strategici.