Sembra ormai che tutto quello che esce dalla porta (gli “adeguamenti” tariffari tirati in ballo dai gestori in occasione del ritorno alla fatturazione mensile) rientri dalla finestra.
Dopo le moratorie e le ordinanze da parte delle Authority, resesi necessarie in seguito all’iniziale tentativo di mantenere intatti i rincari frutto del passaggio dal mese solare ai rinnovi da 28 giorni, tutti i gestori erano corsi ai ripari rimodulando… la rimodulazione stessa, ed in alcuni casi sospendendola completamente.
Era questo il caso di Vodafone, che era inizialmente tornata sui suoi passi, mantenendo per tutte le offerte il precedente canone quadrisettimanale anche con il passaggio ai rinnovi a mensilità solare imposti per legge a fine 2017.
Ma, c’era da aspettarselo, la mossa fu solo il preludio ad una nuova operazione di variazione tariffaria, stavolta formalmente indipendente dalle variazioni di fatturazione, iniziata sin da subito con il preannuncio di nuovi aumenti per piani tariffari mobili solo dati e per le offerte di rete fissa Vodafone Italia.
Era solo questione di tempo, dunque, prima che tale creatività commerciale fosse applicata anche alle altre offerte, quelle di rete mobile, recentemente oggetto anche di un’altra sentenza, quella che impone al gestore di abilitare il tethering senza costi aggiuntivi.
Hanno iniziato ad arrivare nel fine settimana appena trascorso, infatti, i primi messaggini che preannunciano le nuove rimodulazioni, che entreranno in vigore con il primo rinnovo successivo al prossimo 27 maggio 2018.
Molte le tariffe impattate dalla nuova variazione tariffaria Vodafone del 27 maggio 2018, che – a seconda dell’attuale canone – subiranno un rincaro variabile tra 0,69 e 1,49 Euro al mese. A quanto pare non ne sarebbero esenti nemmeno le nuove offerte, già rimodulate, attualmente in commercio.
È già disponibile, come sempre, anche un’informativa generica, che spiega come per l’ennesima volta sarebbero “mutate le condizioni di mercato” e che la compagnia si vedrebbe obbligata ad applicare tali aumenti, altrimenti non sarebbe garantita la “qualità dei servizi” a cui ci ha abituato, e si vedrebbero intaccati gli ingenti “investimenti sulla rete” che vengono continuamente fatti.
Di seguito ne riportiamo il testo completo, così come presente sulla pagina Vodafone Informa al momento della pubblicazione di questo articolo. Nell’informativa potrete trovare anche le indicazioni per esercitare il diritto di recesso previsto dalla normativa vigente. I grassetti sono stati aggiunti da noi.
A seguito delle mutate condizioni di mercato e per continuare a garantire la qualità dei servizi legata ai nostri investimenti sulla rete, dal 27 maggio 2018 cambiano le condizioni tariffarie di alcune offerte mobili prepagate, le quali avranno un aumento del rinnovo mensile che varierà da 0,69 euro a 1,49.
Tutti i clienti interessati riceveranno una comunicazione via SMS e potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali fino al giorno prima della variazione contrattuale, specificando come causale del recesso “modifica delle condizioni contrattuali”. I clienti che hanno un’offerta che include telefono, tablet, “Mobile Wi-Fi”, o prevede un contributo di attivazione a rate, potranno continuare a pagare, a seconda dell’offerta, le eventuali rate residue addebitate con la stessa cadenza e con lo stesso metodo di pagamento prescelto. Il diritto di recesso può essere esercitato gratuitamente, eventualmente mantenendo attiva un’offerta che include un telefono e continuando a pagare le rate residue con la stessa cadenza e metodo di pagamento su: variazioni.vodafone.it o inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno a: Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10.0.15 Ivrea, Torino, o via PEC all’indirizzo vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it, chiamando il Servizio Clienti Vodafone al 190 o compilando l’apposito modulo nei negozi Vodafone, esplicitando la causale sopraindicata.